Gli Stati Uniti d’America hanno chiesto in privato all’Ucraina di non rifiutare più pubblicamente i colloqui di pace con la Russia e di segnalare la volontà di impegnarsi nei negoziati. Lo riporta il Washington Post. Si tratta di uno sforzo strategico da parte degli Stati Uniti per garantire un supporto continuo a Kiev.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva espresso, all’inizio della guerra, che sta arrivando al suo nono mese, la volontà di negoziare. Però, dopo che Vladimir Putin ha annesso formalmente quattro regioni dell’Ucraina alla fine di settembre, Zelensky ha rilasciato una dichiarazione in cui ha affermato che d’ora in poi sarebbe stato impossibile dialogare con il presidente russo.

Questo rifiuto Zelensky di impegnarsi con Putin ha suscitato preoccupazione in alcuni Paesi. Secondo sempre il Washington Post, il Sud Africa e altre tre dozzine di governo si sono astenuti nel condannare l’annessione russa dei territori ucraini, esortando a concentrarsi sui modi per arrivare a un cessate il fuoco.

Negli Stati Uniti, anche il sostegno del Congresso alla guerra in Ucraina sta cominciando a vacillare, sia tra i repubblicani che tra i democratici.

Ad esempio, Marjorie Taylor Greene, membro della Camera dei Rappresentanti per la Georgia dal 2021, ha promesso che “non un altro centesimo andrà in Ucraina” se il Congresso sarà guidato dai repubblicani.

I progressisti della Camera hanno anche inviato il mese scorso una lettera a Joe Biden, esortandolo a concentrarsi di più per trovare una soluzione diplomatica della guerra in Ucraina.