Ventunesimo giorno di guerra in Ucraina. Il presidente Volodymir Zelensky è intervenuto al Parlamento tedesco dov’è stato accolto con una ovazione ma le sue parole sono state molto dure. Ha affermato che fra Ucraina e Europa si sta alzando un muro sempre più forte che si irrigidisce “con ogni bomba che cade in Ucraina, con ogni decisione che non viene presa nonostante il fatto che voi potreste aiutarci”.

Zelensky ha aggiunto: “Abbiamo sempre detto che Nord Stream 2 fosse un’arma e abbiamo sentito rispondere che fosse economia, economia, economia. Anche adesso esitate sull’ingresso dell’Ucraina nell’Europa. È un’altra pietra per il muro. Abbiamo percepito resistenza, percepiamo che volete economia, economia economia”.

Sul fronte bellico, Oleksii Reznikov, ministro della Difesa di Kiev ha annunciato che la città di “Volnovakha esiste ormai solo sulla cartina, perché in realtà Volnovakha non esiste più, non è rimasto più nemmeno un edificio”. Volnovakha si trova nell’Est del Paese, nell’Oblast di Donetsk. Sempre Reznikov ha detto: “Vorrei avvisare che il Cremlino non si fermerà a un Paese. Il loro piano è distruggere completamente l’Unione europea. Distruggere l’unià dei Paesi Nato e andare anche oltre. Perché già oggi i missili russi stanno cadendo a 20 chilometri dalle frontiere della Polonia, Paese dell’Unione europea e anche membro della Nato”.

A Mariupol, dove i russi hanno anche colpito un teatro dove si rifugiavano i residenti per scampare alle bombe, la situazione è sempre più catastrofica: “I russi non consentono alla gente del posto di entrare nei cimiteri e le persone devono essere seppellite in un parco nel centro della città”. Lo ha affermato il vicesindaco Sergei Orlov in un’intervista a Forbes Ucraina, riportata dall’agenzia Ucraina Unian. “Li seppelliamo per lo pià in fosse comuni. Li seppelliamo nel City Garden (Children’s Central Park of Culture and Recreation), in centro. Alcuni sono sepolti nei loro cortili”.

Nelle ultime 24 ore, infine, 53 civili sono stati uccisi a Chernihiv, nel nord del’Ucraina, vicino al confine con la Bielorussia. Lo ha riferito Viacheslav Chaus, capo dell’amministrazione regionale di Chernihiv in una dichiarazione pubblicata su Facebook citato da Ukrinform. “Nelle ultime 24 ore, 53 corpi di persone civili uccise dai russi sono stati portati all’obitorio”, ha affermato.

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