Sono stati i pianti di una bambina a salvare un anziano barboncino, trovato chiuso in un balcone di Salerno.
La bimba, andando a scuola, notava la pietosa scena confidando il tutto alla maestra. Il veniva a sua volta comunicato alla locale sezione della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, la quale, congiuntamente alla Polizia Locale e al Veterinario ASL provvedeva al recupero del cane.
Bob, così è stato chiamato il barboncino, presentava il pelo tanto folto e sporco da risultare difficile, una volta trasferito presso l’ambulatorio veterinario, la stessa auscultazione dei battiti cardiaci. Il luogo ove è stato ritrovato, afferma sempre la Lega Difesa del Cane, sarebbe stato inoltre sporco e senza cibo.
Una volta rimesso in sesto Bob sarà accolto da una famiglia “vera” presso la quale verrà trattato con la dignità e l’affetto che merita.
La Lega Difesa del Cane provvederà ora a depositare una denuncia, ma tiene soprattutto a sottolineare come si è difronte a un caso emblematico. Storie di maltrattamenti come quella di Bob sono diffuse più di quanto si possa credere. E, fatto ugualmente grave, su di esse si crea una cortina di indifferenza così tante innocenti creature sono costrette a condurre esistenze infernali soltanto perché nessuno si preoccupa di intervenire. Sembra, infatti, che quella triste situazione fosse da tempo nota a più persone. Per liberare il cagnolino, però, sono stati necessari i pienti di una bambina.
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