“Questo decreto è una risposta significativa e molto consistente alle povertà e alle imprese, è parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare”.

Lo ha detto il premier, Mario Draghi, in conferenza stampa sul Decreto Sostegno.

Il premier ha aggiunto: “L’obiettivo è dare più soldi possibile a tutti, più velocemente possibile e quanti più soldi possibile”.

E ancora: “L’obiettivo è l’abbandono dei codici Ateco, e velocizzare i pagamenti che inizieranno l’8 aprile”.

Draghi ha proseguito: “L’intervento significativo è nei confronti di chi ha perso il lavoro e i sussidi, si pensa a una estensione del Reddito di emergenza, sia della platea che degli importi”. 

Il premier ha spiegato: “I capisaldi di questo decreto sono gli aiuti alle imprese, il sostegno al lavoro e la lotta contro la povertà”. Però, “siamo consapevoli che sono risposte parziali e per questo abbiamo già considerato l’ipotesi di un secondo stanziamento in occasione della presentazione del Def”.

Draghi ha affermato che “c’è una parte destinata all’indennizzo delle imprese della montagna, al turismo”.

Il premier ha spiegato che “c’è un provvedimento importante per gli autonomi, inclusi quelli del settore agricolo che hanno una decontribuzione pari a 2,5 miliardi, è stato aggiunto 1 miliardo e mezzo al precedente stanziamento”. Inoltre, “per le imprese sono stanziati 11 miliardi di euro”.

A proposito di AstraZeneca, Draghi ha detto che non si è ancora prenotato ma lo farà sicuramente, sottolineando che anche suo figlio lo ha fatto in Inghilterra.

“C’è la responsabilità – ha aggiunto Draghi – di un governo che si pone nei panni del cittadini sapendo che l’Autorità europea si è presa una settimana per sapere se sono sicuri. C’è stato un calo di vaccinazioni ma solo per un giorno e poi sono state quasi compensate. La campagna di vaccinazione ha subito un rallentamento ma non è stato disastroso”.

Il premier ha spiegato che “al momento non abbiamo quantificato lo scostamento, i prossimi giorni saranno cruciali e cercheremo di vedere come va l’economia, la pandemia, la campagna vaccinale. I siti vaccinali continuano ad aumentare, solo in questi giorni sono aumentati del 25%”.

“Arriveremo a 500mila dosi ad aprile e l’obiettivo è aumentarla e portarla a cifre più alte in maggio e giugno – ha continuato Draghi – Poi speriamo di non avere imprevisti sulle forniture di vaccini ma tutto il governo e l’Italia è in grande fermento e attività”.

Per Draghi “è un anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi. Non è questo il momento in cui bisogna guardare al debito, verrà quel momento ma non è questo. Le regole del patto di stabilità verranno discusse e mi pare difficile restino uguali, tutti i paesi stanno aumentando il debito”.

Draghi, a proposito dello stralcio delle cartelle esattoriali ha detto che “è il condono di multe di oltre 10 anni fa. Ci vuole una piccola riforma di riscossione e scarico delle cartelle, il fatto di accedere a un condono non risolve il problema, il vero sollievo viene da una riforma del meccanismo”.

Infine Draghi ha detto: “Le aspettative non mi pesano, ma spero che le future delusioni non siano uguali alle enormi attese di oggi”.