Per quei ragazzi era stato un gioco. Un gioco macabro e terribile sulla pelle di un povero cagnolino. L’animale finito in mani sbagliate, era stato cosparso di colla e poi ricoperto di fango. L’improvvisata mistura aveva creato, una volta asciugatasi, una coltre dura tanto da far parlare di cane di “pietra”. Il fatto è accaduto lo scorso ottobre in Turchia ma la storia del cagnolino di nome Pascal aveva fatto il giro del mondo commuovendo tanti.

Il povero quattro zampe era stato soccorso dalla fondazione olandese, He’ Art of Rescue, che da tempo ha una sua delegazione in Turchia. Dalle visite veterinarie si era appreso, inoltre, che Pascal era affetto da parvovirosi, una brutta malattia da cui non sempre si esce indenni.

Tante cure e pazienza ci sono volute per dare oggi una nuova speranza a Pascal. La fondazione olandese, che ha preso in carico il cane di “pietra”, adesso comunica che gli sforzi sono andati a buon fine. Pascal sta meglio, è stato liberato dall’orribile manto di colla e fango e la pelle è stata curata. Anche la malattia sembra essere rientrata. Insomma una storia nata nel peggiore dei modi ma che ha riservato un lieto fine.

Purtroppo sono numerosi i casi di sevizie e maltrattamenti che subiscono gli animali in ogni luogo. Un caso analogo è successo proprio qui in Sicilia. In provincia di Caltanissetta, un cane era imprigionato sotto una coltre di fango (vedi articolo GeaPress). Anche in questo caso però il lieto fine, grazie al soccorso prestato dalle Guardie Zoofile della LIDA locale.

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