Un sequestro che sembrava non avere mai fine. E’ quello operato dai Carabinieri del Comando di Somma Vesuviana i quali, considerata la tipologia del materiale ritorvato, si sono avvalsi della collaborazione delle Guardie ENPA.Gli stessi Carabinieri, commenta l’ENPA, sono rimasti increduli innanzi al quatitativo di arnesi rinvenuti che fanno ancora una volta capire quanto vasto e complesso sia il fenomeno dell’uccellagione in Italia. Tra i vari strumenti ritrovati vi era pure un fucile monocanna ad anima liscia calibro 28 con matricola abrasa ben occultato, attrezzatura di ricarica per cartucce da caccia, polvere da sparo, pallini di piombo, bossoli e borre. Il tutto, commentano le Guardie dell’ENPA, necessario per creare le cosiddette cartucce silenziate killer. La presenza dell’arma clandestina ha permesso di fare scattare l’arresto.Questa, però, è solo una parte del materiale rinvenuto. Veniva infatti posto sequestro anche un intero impianto di uccellaggione formato da una rete di 40 x 6 metri, nonche’ l’attrezzatura stereo costituita da nove altoparlanti già dislocati. Sembra che il bracconiere agisse, oltre che per l’uccellagione, anche nel silenzio della notte utilizzando il fucile e le munizioni per abbattere tutti gli uccelli che venivano attratti dai richiami. Nel corso dei controlli i Carabinieri, congiuntamente alle Guardie Zoofile, trovavano otto tordi bottaccio detenuti in una voliera. Nel freezer, poi, oltre 170 uccelli morti di varie specie, sia cacciabili che protetti.

Tutto il materiale ritrovato veniva posto sotto sequestro, mentre, simultanemanete, di provvedeva alla liberazione sul posto dei tordi detenuti.

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