Giornata tragica in uno dei posti al mondo dove ancora si catturano  delfini. Prezzi oltre i 100.000 euro per animale giustificano, per alcuni, la cattura di animali che rappresentano un simbolo di libertà. Nel caso della baia di Taiji, in Giappone, il mare, quasi sempre, non lo rivedranno mai più. La loro destinazione, infatti, è duplice: delfinari o macellati per l’alimentazione umana.

Una baia presidiata dagli attivisti di Sea Shepherd e del Dolphin Project di Richard O’Barry, un protezionista americano ex addestratore di delfini. Dopo avere mandato alle ortiche il suo lavoro ha deciso di dedicarsi alla salvaguardia dei cetacei. In più occasioni ha documentato le acque della baia diventare rosso sangue.

Circa 70 Stenelle maculate pantropicali, attirate all’interno della baia dalla trappola sonora dei pescherecci. E’ accaduto stamani e per evitare che i poveri animali, terrorizzati, potessero procurarsi gravi ferite battendo nelle acuminate rocce vulcaniche, i cacciatori di delfini hanno steso teloni di gomma lungo la costa rocciosa. Questa volta lo scopo non era la macellazione, bensì la ben più remunerata “raccolta” di delfini per le strutture della cattività animale.

I resoconti di Sea Shepherd e del Dolphin Project, sono tremendi. Animali presi dal panico, chiusi all’interno della baia da una rete stesa velocemente da un potente scafo. Poi è iniziata la selezione dei delfini da catturare. E’ stato penoso, spiegano dal Dolphin Project, animali separati dal loro branco. Poi, un delfino, forse preso male, ha iniziato a perdere sangue. L’acqua è diventata rossa nonostante  nessun cetaceo sembra sia stato macellato. Secondo quanto affermato da Sea Shepherd un animale sarebbe morto per lo stress.

In tutto ad essere state catturate dovrebbero essere 18 Stenelle. Finiranno all’interno dei recinti temporanei sistemati proprio  a Taiji. Qui verranno scelte dai procacciatori che li spediranno verso le strutture della cattività acquatica. La richiesta mondiale, non sembra proprio diminuire.

I cacciatori hanno poi deciso di liberare in mare la restante parte dei delfini. Una cinquantina di cetacei sono stati spinti in alto mare. Non è chiaro il perchè di questa scelta. Ad ogni modo, diciotto di loro, traumaticamente separati dal branco, hanno perso per sempre la loro libertà.

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