Continua in Senato l’iter della legge sull’impignorabilità della prima casa e dei beni immobili strumentali all’esercizio della professione. A darne notizia la deputata regionale del M5S Vanessa Ferreri, prima firmataria delle legge-voto varata dall’Assemblea Regionale Siciliana quasi due anni fa. “Dopo un anno di stallo nei cassetti del Senato, – afferma Ferreri – la legge è tornata all’attenzione delle commissioni congiunte Giustizia e Finanze, che nelle ultime settimane si sono riunite ponendo all’ordine del giorno proprio la trattazione del testo votato all’unanimità dall’Ars il 22 ottobre del 2014”.
“L’approvazione della legge è di fondamentale importanza per aiutare famiglie ed imprese in difficoltà. Il ddl in esame, oltre ad assicurare la piena effettività al diritto costituzionalmente tutelato all’abitazione, intende reprimere fenomeni di criminalità ed azioni di riciclaggio perpetrati ai danni di cittadini indifesi”. Lo afferma il portavoce al Senato Mario Giarrusso.
“Il legislatore intervenga in tempi brevi, – interviene anche il senatore pugliese Maurizio Buccarella – tenendo conto del quadro normativo recentemente modificato dall’articolo 2 del decreto legge n. 59 del 2016 che, tra l’altro, ha escluso le prime case di abitazione dall’ambito di applicazione del c.d. “patto marciano” tra imprenditore e banche, con il quale si prevede che, in caso di inadempimento da parte delle imprese, gli istituti bancari creditori abbiano diritto di ottenere il trasferimento di un immobile o di altro diritto immobiliare, purché al proprietario sia corrisposta l’eventuale differenza fra il valore di stima del diritto immobiliare e l’ammontare del debito inadempiuto e delle spese di trasferimento”.
Al termine della seduta delle commissioni congiunte è stato sollecitato ancora una volta l’invio della relazione tecnica da parte del Governo, atto necessario per poter proseguire l’iter legislativo.
“L’emergenza legata al brusco fenomeno dei pignoramenti e delle aste giudiziarie delle prime case continua ad essere elevata, non passa giorno in cui non venga a conoscenza di qualche situazione drammatica che coinvolge una famiglia alla quale tentano di strappare via l’unica abitazione per crediti anche irrisori, – conclude la portavoce all’Ars Ferreri – il legislatore nazionale non può né deve rimanere sordo a tale grido d’aiuto proveniente da migliaia di famiglie in difficoltà”.
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