Non esistono, purtroppo, limiti alla cattiveria umana. Una donna dell’Indiana (Stati Uniti d’America) ha confessato di avere iniettato materiale fecale nella flebo del figlio mentre era in cura per il cancro. È stata condannata giovedì scorso, 26 dicembre, a sette anni di reclusione, accusata di tentato omicidio.

Come riportato su Fox News, la 44enne Tiffany Alberts, inoltre, dopo avere scontato la pena in prigione, dovrà trascorrerne altri cinque in libertà vigilata.

La donna finì in manette nel novembre 2016 quando un video di sorveglianza mostrò una scena terribile: l’uso di una siringa per iniettare le feci nella flebo del figlio di 15 anni. I sospetti sorsero quando il personale ospedaliero notò che l’adolescente stava sviluppando altri problemi di salute.

Il 15enne fu sottoposto alla chemioterapia per la leucemia tre anni fa presso il Riley Hospital for Children di Indianapolis. Sviluppò infezioni del sangue e altri disturbi, tra cui febbre, vomito e diarrea.

Gli esami del sangue rivelarono la presenza di organismi che si trovano comunemente nelle feci. Tiffany Alberts ammise di avere agito per far trasferire il figlio in un’altra unità ospedaliera dove, secondo lei, avrebbe avuto cure migliori.

I medici hanno riferito che le infezioni causate dalla madre hanno ritardato il trattamento dell’adolescente di due mesi, mettendo a rischio la sua salute, secondo quanto riportato da Indianapolis Star.

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