Il 24 aprile 2025, un Airbus A330-900 della compagnia ITA Airways (Italia Trasporto Aereo), registrato come EI-HJO, ha dovuto interrompere la sua rotta intercontinentale AZ-610 da Roma Fiumicino a New York JFK a causa di problemi riscontrati ai controllori di volo.
L’aereo era in crociera a FL300 (30.000 piedi) sopra il sud dell’Irlanda ed era in contatto con il Controllo di Shannon, quando l’equipaggio ha informato i controllori di aver riscontrato anomalie. Sebbene non fosse stata dichiarata una situazione di emergenza, il comandante ha comunicato di essere in consultazione con il dispatcher e la manutenzione a terra, mantenendo inizialmente la rotta prestabilita.
La decisione di non proseguire oltre l’Atlantico
Poco prima di varcare il confine dello spazio aereo oceanico, l’equipaggio ha deciso di non proseguire il volo sopra l’Oceano Atlantico, optando per il rientro a Roma. Una scelta prudenziale che denota grande professionalità e attenzione alla sicurezza. La manovra di rientro è stata eseguita senza criticità, e l’atterraggio a Roma Fiumicino è avvenuto in sicurezza circa 6 ore e 5 minuti dopo il decollo.
Sostituzione dell’aeromobile e arrivo a New York con 10 ore di ritardo
ITA Airways ha immediatamente predisposto un aeromobile sostitutivo. Un Airbus A330-200, registrato come EI-EJM, è stato mobilitato per portare a termine il volo interrotto. Il nuovo aeromobile è atterrato a New York con un ritardo di circa 10 ore rispetto all’orario previsto. Il velivolo coinvolto nell’incidente, il EI-HJO, è rimasto a terra a Roma per più di 23 ore e mezza dopo l’atterraggio, come riportato da Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti.
Le cause del problema ai controllori di volo
Al momento, ITA Airways non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulle specifiche tecniche dell’anomalia. I controllori di volo sono componenti fondamentali che assicurano la stabilità e la manovrabilità dell’aeromobile: ogni anomalia, anche minima, impone rigorose procedure di verifica e manutenzione. In contesti oceanici, dove il supporto radar è limitato e i tempi di intervento sono molto più lunghi, è imprescindibile che l’aeromobile sia in condizioni di piena efficienza.
Una decisione conforme ai protocolli di sicurezza internazionali
Il comportamento dell’equipaggio del volo AZ-610 riflette un’applicazione rigorosa dei protocolli ICAO (International Civil Aviation Organization) in materia di sicurezza operativa. La scelta di rientrare, sebbene comportasse un notevole disagio per i passeggeri, rappresenta il rispetto assoluto del principio “safety first“.
Il valore della gestione tecnica e del supporto a terra
L’intervento immediato del dispatcher e del servizio di manutenzione a terra ha dimostrato l’efficienza della catena di supporto di ITA Airways. Una collaborazione continua tra cockpit e terra, vitale soprattutto su rotte intercontinentali, ha permesso di gestire al meglio la situazione, minimizzando rischi e disagi.
I precedenti e la risposta dell’industria aeronautica
Eventi come quello del volo AZ-610 non sono nuovi nell’aviazione commerciale. L’industria ha affinato nel tempo protocolli di gestione delle anomalie che privilegiano la prevenzione rispetto alla reazione. Compagnie come ITA Airways, appartenenti all’èlite di operatori internazionali, operano in conformità con questi standard elevati.






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