Nave Diciotti, “può anche sbarcare in Italia, basta che i 177 migranti vengano suddivisi, nello spirito di solidarietà europea, che è fatta di 27 paesi. Facessero la cortesia, dal momento che abbiamo accolto più di 700mila persone arrivate via mare, di fare la loro parte”.

Lo ha detto il ministro Matteo Salvini ad Agorà, intervenendo su polemiche e appelli al Presdiente della repubblica per consentire l’approdo della nave della Guardia Costiera. In caso contrario, Salvini ha ribadito l’intenzione di rimandare i migranti in un porto libico.

“Confermo che o l’Europa si ricorda di esistere o l’Italia smetterà di essere il campo profughi dove tutti arrivano e tutti rimangono e gli italiani pagano. Ho già detto agli amici europei che se c’è un aiuto concreto veloce e immediato, bene. Altrimenti, visto che sono sbarcate in Italia 700mila persone negli ultimi anni, abbiano già dato”: così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto a chi gli ha chiesto conferma sulla destinazione Pozzallo per la nave Diciotti.

“O c’è un aiuto e una ridistribuzione immediata oppure cominceremo quello che è l’unico modo per bloccare gli scafisti cioè riportare persone in Libia”, ha ribadito.

 

AGGIORNAMENTO DELLE 18.19

La nave Diciotti potrebbe attraccare in tarda serata nel porto di Catania, ma i 177 migranti a bordo non scenderanno dalla nave fino a quando non ci sarà dall’Europa una risposta sulla ripartizione degli immigrati tra vari paesi. E’ quanto si apprende da fonti qualificate, le quali ribadiscono che il Viminale non darà alcuna autorizzazione allo sbarco fino a quando la situazione non verrà definita in questo modo.