Avete presente quel momento in cui siete consapevoli di essere inferiori alle Donne e non lo dite a nessuno? Quel momento si chiama febbre, e tutti l’abbiamo gli uomini l’hanno provato. Mentre scrivo per la prima in 20 anni e qualche giorno ho la temperatura corporea più alta di 38, ma non conta.
Non conta perché per noi maschi, di natura privi di soglia del dolore, anche 37 equivale a morire. Quindi non fidatevi, perché oggi ho visto la Fiorentina pareggiare in casa con l’Hellas Verona, il Carpi riaprire la lotta salvezza, il Genoa rimontare 0-2/2-3 col Torino ed il Milan pareggiare con il Chievo. Ah si, ho visto anche la Juve, la Roma e l’Inter vincere ed un nuovo allenatore a Palermo, evidentemente non avevo più febbre.
Partiamo dal basso. Il Palermo gioca la partita migliore del girone di ritorno e perde con un Napoli schiacciasassi. Merito di Novellino? Ovviamente no. Approfittando della “pupata palermitana” il Carpi ha riaperto la corsa al quart’ultimo posto: tra i rosanero ed i modenesi adesso ci sono solo 2 punti ed il Frosinone in mezzo, coriaceo ma sconfitto. Tocca all’Atalanta ed all’Udinese adesso salvarsi, presumo vincendo due volte da qui alla fine del campionato.
Non ha problemi a tenersi stretto il sesto posto il Milan che approfitta della distanza da Sassuolo e Lazio, anzi Lazio B che vince nonostante Pioli abbia deciso di concentrarsi sull’Europa League. Nonostante ciò è insufficiente la prova dei rossoneri che potevano vincere, ma potevano pure perdere nel regno della tattica e dei panettoni.
Si conferma felicità delle squadre di mezzo, che ormai passeggiano in cerca del punto facile senza gloria e senza infamia, tutte tranne il Genoa. Sotto di due gol ad opera dell’ex Immobile che dimostra di essere superCiro quando allontana la criptonite contenuta in qualsiasi città al di fuori di Torino, riesce a ribaltare la partita grazie ad un altro ex molto discusso, che a differenza di Sansone si taglia i capelli e vede di nuovo calcio.
Onore a te, San Gigi Buffon, che hai infiammato i cuori degli italiani ed in particolare degli juventini, innamorati del capitano, della squadra e finalmente anche di Allegri. Ancora panchina d’oro, ha cancellato Conte dai ricordi dei bianconeri e tenta ora di fare l’impresa: testa a Mercoledì! A proposito di Champions, la Roma si rialza subito dalla sconfitta di Madrid. È Dzeko il protagonista della partita di Udine, in cui Florenzi si ritaglia il ruolo di fantasista e realizza un gol fuori dal comune.
Ah si, con la febbre ho visto anche la Ligue francese. Il Psg ha vinto con 8 giornate di anticipo il campionato, 9-0 e poker di Ibra, che al termine della partita ha detto di voler restare a condizione che sia eretta una sua statua al posto della Tour Eiffel. Ma forse avevo le allucinazioni.
a cura di Carlo Castiglione