Ci hanno fatto meme e battute con l’accostamento del nome del coronavirus con la famosissima birra, ma ora arriva la notizia che la bevanda sta soffrendo davvero gli effetti della paura della diffusione dell’influenza cinese. Lo rivela la pagina americana del sito di sondaggi YouGov che ha analizzato i dati relativi agli Stati Uniti sulla popolarità della birra Corona Extra, fino a poco tempo fa molto famosa e apprezzata anche oltreoceano.

“La paura del coronavirus ha attanagliato gli Stati Uniti. Sfortunatamente per una delle birre preferite in America, quella paura si è estesa al suo marchio anche se la malattia non ha nulla a che fare con la bevanda per adulti. Il punteggio Buzz di YouGov – una misura del fatto che abbiate sentito qualcosa di positivo o negativo – è in calo per la birra Corona Extra”. Così come sono cresciute, sui motori di ricerca di internet, che accostavano il nome del virus e quello della birra.

Dal mese di dicembre a febbraio, quando l’epidemia ha varcato i confini della Cina e le notizie di stampa si sono fatte tambureggianti, la popolarità della marca di birra è drasticamente scesa dall’80% al 50%, mentre è calata anche la percentuale di americani intenzionati a comprarla.

Il sito di YouGov riporta anche la posizione della società titolare del marchio Corona, la Constellation Brands, che non sembra preoccuparsi troppo dei risultati di tali ricerche.

“Riteniamo, in linea generale, che i consumatori comprendano che non esiste alcun legame tra il virus e la nostra attività”, ha detto a Business Insider Maggie Bowman, senior director delle comunicazioni di Constellation Brands. Come hanno sottolineato Business Insider e altri punti vendita, il motore di ricerca di Google è progettato per suggerire ricerche basate su termini popolari, quindi il salto nelle ricerche potrebbe essere gonfiato.

 

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