Ieri, a Macerata, in una villetta di Borgo Santa Croce, sono stati rinvenuti i corpi senza vita e in avanzato stato di decomposizione di un’intera famiglia.

Infatti, stando a quanto si è appreso, i cadavari appartengono a padre, madre e figlio: Eros Canullo, 80 anni, pensionato che è stato per anni titolare di una fornace, il cui corpo è stato ritrovato in bagno; sua moglie Maria Angela Moretti, 77 anni, e il figlio della coppia, Alessandro, di 54 anni, erano in camera da letto.

A lanciare l’allarme è stato un parente milanese della famiglia, che non li sentiva da tempo. Quando i vigili del fuoco e gli agenti di polizia sono entrati nell’abitazione hanno trovato i termosifoni accesi e l’impianto in regola. Ad una prima ricognizione cadaverica, eseguita dal medico legale Roberto Scendoni, non ci sarebbero segni di violenza sui corpi; la morte di tutti e tre potrebbe risalire ad almeno due mesi fa. La procura ha disposto l’esame autoptico.

Per quanto riguarda la causa (o le cause) dei decessi, c’è anche l’ipotesi di un fatto accidentale: quando vigili del fuoco e polizia sono entrati in casa i termosifoni erano accesi. Una stranezza che, però, potrebbe essere dovuta a fattori tecnici e secondo i vigili del fuoco non c’era traccia di monossido di carbonio nell’aria. Ma le altre piste sono tutte aperte, compresa l’eventualità di un malore del padre, che mandava avanti tutta la famiglia, andando a fare la spesa e preparando i pasti. Per capirne servono appunto gli accertamenti medico legali, che saranno disposti quando il pm Stefania Ciccioli riceverà gli atti.

Come riportato su IlRestoDelCarlino.it, il figlio della coppia, Alessandro, a metà degli anni 90 rimase vittima di un brutto incidente: «era rimasto senza benzina, era sceso dall’auto ed era stato investito da un altro mezzo che in quel momento passava di lì. A causa di quell’incidente era stato a lungo in coma, e quando si era finalmente ripreso aveva grandi difficoltà a camminare. Prima aveva usato la sedia a rotelle, poi aveva imparato di nuovo a tenersi in piedi, anche se spesso cadeva. Non era stato più in grado però di riprendere gli studi, di tentare di avere una esistenza normale».

Di recente, poi, la donna aveva avuto un ictus ed era stata ricoverata a Treia e poi era tornata a casa ma doveva restare a letto. Solo il padre, quindi, si occupava della moglie e del figlio.

Il sindaco Sandro Parcaroli su Facebook ha scritto: «Quanto avvenuto a borgo Santa Croce è una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità e che ci fa riflettere; tutta la città di Macerata si stringe intorno al dolore dei familiari e dei conoscenti della famiglia Canullo. È evidente che le situazioni di solitudine e fragilità stanno aumentando in questo momento così difficile e dobbiamo essere tutti, istituzioni e cittadini, più attenti e solleciti nel riuscire a captare i bisogni legati all’isolamento sociale».

Foto: Corriere.Adriatico.