Impresa storica di Marco Cecchinato che vola in semifinale al Roland Garros.

Il tennista palermitano ha battuto l’ex numero uno al mondo, Novak Djokovic, con il punteggio di 6-3, 7-6, 1-6, 7-6 alla fine di quattro set tiratissimi e dal risultato sempre incerto.

L’impresa dell’atleta palermitano è nell’aria da subito anche se nessuno ci crede, Novak Djokovic  è pur sempre l’ex numero uno al mondo. Cecchinato parte subito all’attacco e mette sotto pressione l’avversario. Al quarto gioco l’azzurro trova il break e questo gli consente di prendere l’allungo. Da lì al 6-0 del primo set il passo è breve. scatenato. Cecchinato riesce a trovare la calma per chiudere l’ultimo punto con un ace e portare a casa il primo set in soli 35 minuti.

Ma il vantaggio accumulato non è sufficiente contro un campione che non ha intenzione di farsi mettere sotto come accaduto nella prima partita. Il secondo set ci si aspetta sia appannaggio di Djokovic ma il serbo appare bloccato, quasi impaurito mentre Cecchinato è un killer e mette a segno il break al primo punto sulla battuta dell’avversario.

E’ il terzo gioco a segnare il ritorno di Djokovic che riesce a portarsi sul 2 a 1 in rimonta e a ritrovare fiducia. A questo punto è il serbo a mietere punti e metterne in fila dodici con in mezzo un break e portandosi dal 2-0 al 3-2 in men che non si dica.

Ma Cecchinato c’è e sfiora il controbreak che non gli riesce per un errore. Mette, comunque, a segno il punto sul suo servizio ed è 4-3 per il serbo. Da qui inizia una battaglia senza esclusione di colpi che vede davanti due tennisti assolutamente alla pari e già questa è una vittoria per il palermitano. Il set si trascina per oltre un’ora fino al 6-5 per Djokovic ma Cecchinato riesce a strappare il tie break e a vincerlo portando a casa il 7-6 e dunque il secondo set.

Sul 2-0 per Cecchinato, però, la fatica si fa sentire. Nel primo set ha anche accusato qualche problema muscolare al collo e il fastidio c’è. Cecchinato cala vistosamente e l’esperienza del serbo si vede. Tre break di fila e in meno di mezz’ora Djokovic si prende il set a mani basse lasciando il palermitano a uno e facendo pensare che la partita sia finita e che Marco non ne abbia più anche se ancora avanti 2-1

Nel quarto set il capolavoro di efficacia anche se non di stile come visto nei primi due. Tutta la prima parte del set sembra la continuazione della terza partita. Cecchinato non c’è e Djokovic fa il bello e il cattivo tempo fino al 3-0. Poi qualcosa scatta nella mente del palermitano che non ci sta a perdere. Marco si porta sul 3-1, poi perde il gioco sulla battuta dell’avversatriuo ed è 4-1 ma inizia a piovere. Conquista il punto sulla battuta e si porta 4-2, poi si va sul 5-2 e sul 5-3 l’azzurro mette a sgeno il controbreak seguito dal gioco vinto su battuta che vale il 5 a 5. La partita non è finita.

Il pareggio sgonfia il serbo e si va verso il 6-6 con il set deciso ad un lunghissimo tie break tirato fino all’11-11. Poi Djokovic si spegne e Cecchinato mette a segno i due punti per iol 13-11 finale e può esultare. Il suo nome è nella storia del tennis.

Alla fine fra tensione e gioia Marco Cecchinato si è sciolto in lacrime, incredulo lui stesso dell’impresa. ”Mi batteva molto forte il cuore – racconta – lui ha spinto e alla fine giocava meglio e iniziavo a crederci meno, ma ora sono in semifinale”.

“Ho iniziato il match convinto che non avevo nulla da perdere e ho iniziato a crederci, non pensavo di fare questo match sono stato aggressivo, convinto di vincere, coraggioso e perfetto. Ho fatto tanti sacrifici, è incredibile aver raggiunto le semifinali”.

Prossimo avversario di Cecchinato, giovedì, sarà l’austriaco Dominic Thiem. Era dal 1978 che un azzurro non andava così avanti a Parigi: quaranta anni fa a scrivere l’impresa fu Corrado Barazzutti.