C’è stato un attacco contro una base americana in Medio Oriente: tre soldati sono stati uccisi e tanti altri sono rimasti feriti. Si tratta delle prime vittime americane dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas.
L’attacco è avvenuto la scorsa notte con un drone che ha colpito la base Torre 22, al confine tra Giordania e Siria. Lì le truppe statunitensi sono presenti come parte di una missione di consulenza e assistenza.
L’identità dei militari uccisi sarà tenuta nascosta per 24 ore, fino a quando i familari non saranno informati.
Il presidente degli USA, Joe Biden, ha commentato: “Stiamo ancora raccogliendo informazioni su questo attacco, ma sappiamo che è stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq”. E ancora: “I tre militari americani che abbiamo perso erano patrioti nel senso più alto e il loro sacrificio estremo non sarà dimenticato dalla nostra nazione”, affermando che “porteremo avanti il loro impegno nella lotta al terrorismo, E non abbiate dubbi: chiederemo conto a tutti i responsabili nel momento e nel modo che sceglieremo”.
Il Pentagono, invece, ha parlato chiaramente di pericolosa escalation e gli USA ritengono l’Iran “pienamente responsabile” dell’attacco.
Secondo Al Arabiya, il drone che ha preso di mira le forze americane sarebbe partito dalla Siria.
Poi, per quanto riguarda il numero di feriti, l’ultimo bilancio è di 34, molti dei quali avrebbero avuto lesioni cerebrali traumatiche.
Infine, un portavoce del governo giordano ha affermato che l’attacco alle forze statunitensi non è avvenuto in Giordania ma era mirato alla base militare americana di Al-Tanf in Siria.
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