L’Europa è alle prese con una grave crisi demografica. Lo ha spiegato Angelo Argento, presidente di Cultura Italiae, al convegno organizzato dal Gal Elimos e dal network Incultum a Palazzo dei Normanni.

“C’è un dato preoccupante. Lo fornisce Eurostat. L’agenzia di statistica europea  ha indicato qual è il tema più grave che dovremo affrontare nei prossimi tempi. Non è soltanto quello della sostenibilità, dell’impatto ambientale, del cambiamento climatico. Ma è il tema della demografia, la disciplina che ci fornisce il quadro di questi capovolgimenti totali assoluti”, ha spiegato Argento.

Europa, arriva il crollo demografico, Italia maglia nera

I dati diffusi nei giorni scorsi da Eurostat mostrano in tutta la loro crudezza il crollo demografico del Vecchio Continente. “Nell’ultimo anno circa 3 milioni mezzo di europei – sottolinea Argento -ma la cosa più grave è che per la prima volta nella storia dell’Europa, il numero dei morti è superiore al numero delle nascite. Inoltre, il fattore delle migrazioni non incide come elemento compensativo. Ciò significa che siamo in regressione demografica. Ovviamente il fanalino di coda di tutti i paesi europei è l’Italia”.

Argento, “dati drammatici oltre a Covid e guerra in Ucraina”

Argento spiega che questo dato demografico così negativo amplifica tutte le criticità che già sono sullo scenario geopolitici. “E’ un tema di recessione tecnica oltre che economica, al netto della guerra in Ucraina e del Covid”. Inoltre, “l’impatto demografico incide sui consumi culturali e turistici. Quindi avremo difficoltà a gestire tutto questo aspetto, anche di integrazione di progetti europei, se non teniamo conto di questi dati”.

Europa, aprire le frontiere, altrimenti saremo tutti morti

Per Argento, “è nostro interesse aprire le frontiere in Europa”, altrimenti, verremo sconfitti dalla storia: “se questa logica anti migratoria di alzare le barriere non viene superata, saremo presto tardi tutti quanti morti”. Una volta che venisse sconfitta la logica anti migratoria, come andranno costruite le condizioni di una convivenza civile in questo mondo? Per il presidente di Cultura Italiae la risposta è soltanto nella promozione della cultura, uno sforzo non fine a se stesso, che perciò deve diventare volano per lo sviluppo. A giudizio di Argento, quindi. è necessario lavorare affinché l’Europa si rilanci attraverso la cultura, una prassi per  “realizzare economia, l’elemento fondamentale attraverso il quale si possono superare le differenze”.

 

 

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