I rifornimenti di gas tramite Nord Stream 1 sono scesi al 20% perché è stata chiusa un’altra turbina. Ne ha dato notizia Gascade, il gestore tedesco che si occupa dei due punti di arrivo a Lubmin del gasdotto.

Inoltre, l’ENI ha reso noto che Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi, mercoledì 27 settembre, la consegna di volumi di gas pari a circa 27 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 34 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi. Si tratta, anche in questo caso, di un calo del 20% che, comunque, arriva dopo l’aumento annunciato nei giorni scorsi. Infatti, giovedì scorso, 21 luglio, ENI aveva dichiarato che erano aumentate le forniture del gas dalla Russia verso l’Italia, con una crescita del 71,4% rispetto al giorno precedente.

“Gazprom – ha spiegato ENI – ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 36 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 21 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi”.

Situazione che si sta ripercuotendo anche sul prezzo del gas. Ad Amsterdam, infatti, il prezzo vola a 225 euro al megawattora, con un incremento dell’12%. A Londra le quotazioni salgono a 404 penny al MMbtu (+9%), ovvero l’unità di misura dell’energia, usata negli Stati Uniti e nel Regno Unito.