A Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, una bambina di due anni e mezzo è stata gravemente ferita dopo essere stata attaccata da un pitbull. L’incidente è avvenuto mentre la piccola giocava nell’appartamento con la sua sorella gemella.

Intervento della zia

Durante l’attacco, la zia delle bambine, una giovane donna di circa 25 anni di origine sudamericana, ha dimostrato notevole coraggio. Mentre faceva da babysitter alle gemelle, ha lottato con il cane, riuscendo a salvarle chiudendole in una stanza. Nonostante abbia riportato gravi ferite alle mani, è riuscita a mettersi in salvo arrampicandosi sul balcone e aggrappandosi alla tubatura del gas per evitare l’animale.

I vigili del fuoco, la polizia locale di Sesto San Giovanni, il personale dell’ATS e il servizio di emergenza 118 sono prontamente intervenuti sul luogo dell’incidente, situato in via Picardi. La bambina ferita è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano in codice rosso, mentre la zia è stata portata in ospedale in codice giallo.

Attualmente, la bambina si trova in gravi condizioni, mentre la sorella è rimasta illesa. Il pitbull è stato catturato e si trova ora in un canile locale.  All’arrivo della polizia, il cane era tornato tranquillo, senza dare alcun segno di agitazione.

La piccola è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico pediatrico e i medici sono preoccupati sia per le ferite al volto sia per quelle, soprattutto, a una gamba.

La nota dell’OIPA

“Una bambina di due anni e mezzo è stata ferita gravemente da un pitbull a Sesto San Giovanni. Ennesima vittima di quella che ormai sembra essere la moda del momento: comprare o adottare un cane molosso o molossoide”. Così l’OIPA, organizzazione internazionale protezione animali, che torna a chiedere al legislatore nazionale di “regolamentare con urgenza la detenzione di determinati cani”.

Allo stesso tempo osserva “come chi cede o vende incautamente ‘cani da presa’ sia moralmente responsabile di questi gravi fatti. Molto spesso, questi tipi di cani provengono da cucciolate casalinghe, quando non da traffici illeciti”.

Lo scorso 3 maggio, ha proseguito l’OIPA “un bambino di dieci anni è stato morso da un altro pitbull, mentre ad aprile un piccolo di 15 mesi è stato ucciso da due pitbull in provincia di Salerno e a una donna di 83 anni sono state amputate le braccia dopo essere stata attaccata dai suoi sette cani, amstaff e american bully in provincia di Padova”.

L’OIPA ha osservato che “certi cani troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia, ma occorrerebbe una norma nazionale per imporre a tutti i Comuni di regolamentare il tema”.

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