Avrebbe compiuto 30 anni a Natale. Tra un mese sarebbe diventato padre. L’intera comunità di Porto Ercole piange la perdita di Matteo Legler, stroncato da un malore durante una partita di calcetto.

Cosa può spezzare una vita così giovane e piena di progetti in un istante? È questa la domanda che scuote Porto Ercole, località affacciata sul mare del grossetano, dove la sera di mercoledì 3 dicembre 2025 si è consumata una tragedia che ha lasciato tutti senza parole.

Matteo Legler, 29 anni, è morto durante una partita di calcetto tra amici, colto da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. Lo shock è stato immediato. I suoi compagni lo hanno visto accasciarsi a terra e hanno lanciato subito l’allarme. Da quel momento è iniziata una corsa contro il tempo per salvargli la vita. Purtroppo, senza esito.

Le manovre di rianimazione sono iniziate immediatamente sul campo, proseguite poi in ospedale. Ma nonostante l’impegno dei sanitari, Matteo si è spento alle 22:30. A nulla è servita la lunga attesa, la speranza, il sostegno degli amici rimasti con lui fino all’ultimo istante.

Un dolore collettivo per una vita spezzata

Matteo viveva a Porto Ercole, nel Comune di Monte Argentario. Lì era molto conosciuto e amato. Non solo per la sua presenza sul campo, ma per ciò che rappresentava fuori: un giovane uomo appassionato, impegnato, con il sorriso sempre pronto. La sua morte ha lasciato un vuoto enorme, tanto nella squadra che seguiva quanto nella comunità intera.

A pochi giorni dal Natale, che avrebbe segnato il suo trentesimo compleanno, e a solo un mese dalla nascita del suo primo figlio, la notizia ha assunto un’eco ancora più tragica. Tutti a Porto Ercole conoscevano Matteo, e tutti hanno provato lo stesso sgomento.

In segno di rispetto, sono stati sospesi i campionati amatoriali di calcio a cinque e a otto della provincia di Grosseto, a cui partecipava la sua squadra.

La figura di Matteo nella ASD Porto Ercole

Matteo Legler non era solo un giocatore. Era il direttore sportivo dell’ASD Porto Ercole, società calcistica locale che lui stesso aveva contribuito a rifondare nel corso del 2025. Una squadra che era diventata la sua seconda casa, dove aveva messo cuore, tempo e passione. Il presidente del club, Giovanni Nieto, lo ha ricordato con parole cariche di emozione, affidate alle colonne de La Nazione:
“Non era solo il nostro direttore sportivo, era un ragazzo dal cuore grande, un punto di riferimento per tutti. La sua bontà, il suo impegno e la sua disponibilità erano qualità rare che hanno lasciato un segno indelebile”, ha detto.

E ancora: “Senza il suo entusiasmo niente sarebbe stato possibile. Continueremo il nostro lavoro nel suo nome, per onorare uno sport e un paese che Matteo amava incondizionatamente”. Sul profilo Facebook della squadra è apparso un messaggio semplice ma toccante: “Ciao Matteo, per sempre con noi”, accompagnato da un cuore rossoblù, i  colori sociali del club.

Il dolore della comunità e il cordoglio istituzionale

Anche l’amministrazione comunale di Monte Argentario ha voluto esprimere pubblicamente il proprio dolore, pubblicando un messaggio di cordoglio sui social:
“L’Amministrazione si stringe con profonda partecipazione attorno alla famiglia, agli amici e alla ASD Porto Ercole, colpiti da questo doloroso lutto. In momenti così difficili, tutta la nostra comunità si unisce nel ricordo di Matteo e nella vicinanza a chi soffre per la sua perdita”.

Le domande che restano, il silenzio che segue

Sulle cause del malore improvviso non sono ancora disponibili informazioni ufficiali. Gli accertamenti medici faranno luce su quanto accaduto, ma il dolore resta. Come sempre in questi casi, ci si interroga sullo stato di salute, sui controlli, su ciò che si sarebbe potuto fare. Ma il tempo delle risposte, se mai arriverà, sarà lungo. Ora è il momento del lutto.
Nel frattempo, la salma del giovane è stata trasferita all’obitorio di Grosseto. Lì inizierà un altro momento, quello più intimo: il saluto dei familiari, degli amici, dei compagni di squadra.

Lo sapevi che…?

Il calcio amatoriale in Italia coinvolge ogni anno più di 5 milioni di persone, secondo dati della FIGC. Sebbene le morti improvvise siano rare, rappresentano un motivo crescente di attenzione per le autorità sanitarie e sportive. Un controllo cardiologico annuale, anche per chi pratica sport non agonistico, può rivelarsi essenziale.

FAQ – Domande frequenti

  • Cosa è successo a Matteo Legler?
Matteo si è accasciato durante una partita di calcetto a Porto Ercole ed è morto poco dopo in ospedale, nonostante i tentativi di rianimazione.
  • Quanti anni aveva Matteo Legler?
Aveva 29 anni e avrebbe compiuto 30 anni a Natale 2025.
  • Era un calciatore professionista?
No, era un appassionato di calcio amatoriale e direttore sportivo dell’ASD Porto Ercole.
  • La sua morte è legata a una patologia nota?
Al momento non sono disponibili informazioni ufficiali sulla causa del malore.
  • Cosa ha fatto la comunità dopo la sua morte?
Sono stati sospesi i campionati locali e numerosi messaggi di cordoglio sono arrivati dal Comune e dalla squadra.