Khader Adnan, sceicco di 44 anni, uno dei principali leader della Jihad islamica in Giordania, è morto dopo aver intrapreso uno sciopero della fame durato 86 giorni.

Il servizio carcerario israeliano ha comunicato che Adnan è stato trovato privo di sensi nella sua cella durante la notte ed è stato trasferito in un ospedale dov’è stato confermato il suo decesso. Adnan era stato arrestato per la decima volta lo scorso febbraio con l’accusa di appartenere a un’organizzazione terroristica. Conosciuto per i suoi precedenti scioperi della fame, lo sceicco era estremamente popolare e la sua morte rischia di scatenare violenze.

La famiglia di Adnan accusa Israele

Da un lato il servizio carcerario israeliano ha dichiarato che “il detenuto, arrestato il 5 febbraio scorso, si era rifiutato di sottoporsi a visite mediche e di ricevere cure”, dall’altro i familiari di Adnan hanno accusato le autorità israeliane di gravi negligenze nei suoi confronti. Inoltre, l’associazione dei detenuti palestinesi sostiene che “è stato eliminato” proprio dagli israeliani.

“La sua morte sara’ una lezione per le generazioni, non ci fermeremo fino a quando la Palestina restera’ sotto occupazione”

C’è stato anche un comunicato della Jihad Islamica: “L’eroe libero, Khader Adnane, è morto come martire a causa di un crimine commesso dal nemico davanti al mondo, che approva l’ingiustizia e il terrorismo, lo protegge e lo copre”, aggiungendo che “Israele pagherà per questo crimine”. Inoltre, “la sua morte sarà una lezione per le generazioni, non ci fermeremo fino a quando la Palestina resterà sotto occupazione”.

Lanci di razzi da Gaza

Dopo l’annuncio della morte di Adnan, come riferito dai giornalisti dell’AFP,  sono stati lanciati dei razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele e, in effetti, le sirene di allarme sono state udite in un kibbutz vicino a Gaza. In totale, sono stati lanciati tre razzi che hanno colpito “aree non popolate” e non hanno richiesto l’attivazione del sistema di intercettazione, come dichiarato dall’esercito israeliano.