È morto stamattina, sabato 21 ottobre, in ospedale a Firenze Sergio Staino, 83 anni. Il vignettista, papà di Bobo ed ex direttore dell’Unità, era ricoverato da qualche giorno: da tempo era malato.

Sergio Staino, nato e cresciuto a Piancastagnaio, in provincia di Siena, ha intrapreso un percorso di vita che lo ha portato ad affermarsi come uno dei più noti autori di fumetti e satira in Italia. Dopo essersi laureato in architettura, ha deciso di condividere la sua conoscenza insegnando educazione tecnica presso vari licei nella provincia di Firenze. Il suo impegno lo ha portato successivamente a stabilirsi a Scandicci, dove avrebbe iniziato a scrivere la sua storia nel mondo dei fumetti.

L’Esordio con Bobo

Il debutto di Sergio Staino nel mondo dei fumetti è stato caratterizzato da un personaggio che lo ha reso famoso: Bobo. Questo personaggio, vagamente somigliante ad Umberto Eco ma dichiaratamente ispirato a Staino stesso, è apparso per la prima volta nel 1979 sulla rivista “Linus,” sotto la direzione di Oreste Del Buono. Questo è stato solo l’inizio di una carriera ricca di creatività e satire pungenti.

Collaborazioni e Progetti di Successo

Negli anni ottanta, Staino ha collaborato con importanti quotidiani come “Il Messaggero” e “l’Unità,” con quest’ultimo iniziando una collaborazione duratura nel 1982. Nel 1986, ha fondato e diretto il settimanale satirico “Tango” e nel 1987 ha realizzato per Rai 3 il programma “Teletango”.

L’Approccio alla Televisione e al Cinema

Successivamente, Sergio Staino ha portato la sua creatività anche nel mondo della televisione e del cinema. Ha creato e sceneggiato il programma “Cielito lindo” per la Rai, un varietà satirico condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci. Nel 1989, ha diretto e sceneggiato il film “Cavalli si nasce”, e nel 1992 ha portato sul grande schermo “Non chiamarmi Omar”, sviluppato da un racconto di Altan.

L’Incarico come Direttore de l’Unità

Nel 2016, Sergio Staino ha ricevuto una nomina di rilievo come direttore de “l’Unità”. Tuttavia, questa esperienza si è rivelata complessa, culminando con le dimissioni di Staino nell’aprile 2017, in seguito a uno sciopero dei giornalisti contro i piani di ridimensionamento del personale voluti dalla società proprietaria del giornale. Malgrado le dimissioni respinte inizialmente, Staino ha rassegnato le dimissioni irrevocabili, citando la sfiducia dei suoi colleghi nella sua gestione.

La Collaborazione con La Stampa

Nel novembre 2017, è stata annunciata una nuova collaborazione tra Sergio Staino e il quotidiano “La Stampa”. A partire da novembre 2017, il vignettista ha iniziato a pubblicare “La striscia di Bobo” ogni sabato nella sezione Lettere e Commenti del giornale, riportando così le vignette satiriche alle pagine de “La Stampa” dopo una pausa di 12 anni.

La Lotta Contro una Malattia Degenerativa

Nel corso degli anni, Sergio Staino ha dovuto affrontare una sfida personale importante. Una degenerazione retinica ha colpito i suoi occhi, rendendolo di fatto quasi cieco. Tuttavia, questa malattia non lo ha fermato nella sua produzione artistica. Nel 2018, ha collaborato con il quotidiano “Avvenire,” pubblicando una serie di vignette intitolate “Hello Jesus”.

Una Presenza Costante sulla Scena Satirica

Sergio Staino continua a diffondere il suo spirito satirico attraverso le sue opere e le sue vignette. Dal 2018, ha iniziato a collaborare con il sito “Tiscali Notizie” e nel 2019 ha portato il suo talento anche su “Il Riformista”. Nonostante le sfide personali, Sergio Staino rimane una presenza costante sulla scena satirica italiana.

La vita di Sergio Staino è stata caratterizzata da una straordinaria creatività e un impegno costante nell’arte della satira, unendo il suo talento artistico alla sua voce critica nei confronti della società e della politica. La sua dedizione alla sua arte e alla satira continua a ispirare e divertire il pubblico italiano.