Ravil Maganov, presidente del consiglio di amministrazione della Lukoil, secondo produttore di petrolio russo, è morto dopo essere caduto dalla finestra del sesto piano di un ospedale di Mosca. Ne ha dato notizia la Reuters, citando una fonte. La morte di Maganov, 67 anni, è stata riportata anche da alcuni media russi. Nessun commento al momento dall’azienda petrolifera.

La TASS, riportndo una fonte delle forze dell’ordine, ha comunicato che il top manager si è tolto la vita: “Il capo del consiglio di amministrazione di Lukoil, Maganov, si è suicidato nel Central Clinical Hospital di Marshala Tymoshenko Street. Era stato ricoverato in ospedale per un infarto. Inoltre, aveva assunto antidepressivi“.

Maganov lavorava in Lukoil dal 1993 e ne aveva supervisionato la raffinazione, la produzione e l’esplorazione, diventandone presidente nel 2020, subentrando nel 2020 a Valerij Graife. Suo fratello Nail è il capo del produttore petrolifero russo di medie dimensioni Tatneft.

Ravil Maganov era uno stretto collaboratore di uno dei fondatori di Lukoil, Vagit Alekperov. Alekperov, ex vice ministro del petrolio sovietico, si è dimesso da presidente di Lukoil ad aprile, una settimana dopo che la Gran Bretagna gli aveva imposto il congelamento dei beni e il divieto di viaggio come parte delle sanzioni contro le azioni militari russe in Ucraina.