Sale a 74 il bilancio delle vittime del naufragio del peschereccio carico di migranti a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone, in Calabria. La Guardia Costiera ha recuperato il corpo di un’altra bambina, di 5 o 6 anni, avvistato tra le onde. Si tratta della 30ma minore e la ventunesima compresa nella fascia d’età tra 0 e 12 anni.

Esposto collettivo

Oltre 40 associazioni della società civile italiana ed europea, comprese le ONG che si occupano dei salvataggi in mare, hanno presentato, ieri, venerdì 10 marzo, un esposto collettivo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per chiedere di fare luce sul naufragio: “Davanti a così tanti morti e chissà quanti dispersi, è doveroso fare chiarezza. Vogliamo dare il nostro contributo all’accertamento dei fatti, non ci possono essere zone grigie su eventuali responsabilità nella macchina dei soccorsi”, hanno affermato le associazioni che, al contempo, chiedono all’Italia e all’Europa di ridurre drasticamente il rischio di nuove tragedie con un sistema di ricerca e soccorso in mare adeguato e proattivo.

Bonino: “Misure del governo disumane”

Emma Bonino, ex ministra degli Esteri ed ex commissaria dell’Unione Europea, intervistata da Repubblica, ha affermato: “Per la precisione il Consiglio dei ministri a Cutro, sul luogo della strage, non ha messo piede. E a Crotone, il governo ha preso misure sui migranti che sono solo uno spot. È stato un gesto tardivo, in cui non c’è traccia di umanità. Né c’è alcuna intenzione di favorire l’immigrazione regolare, che il governo nei momenti di maggiore difficoltà dei giorni scorsi aveva annunciato. Anzi, se si restringeranno le maglie della protezione speciale, avremo più irregolari nel nostro Paese. È un ritorno caricaturale della linea Salvini”.

“Le definirei, come hanno fatto autorevoli giuristi, norme-manifesto, di difficile applicazione e incoerenti con il nostro codice. Nessuno si è mai sognato di assolvere i trafficanti di esseri umani: ma vi sembra che i fenomeni migratori mondiali e le loro conseguenze possano essere governati con il codice penale?”, ha aggiunto.

Il decreto, secondo la Bonino, “prevede che aumentino i flussi che erano azzerati negli ultimi anni. Ma saranno comunque insufficienti. Non si vuole affrontare davvero il nodo della Bossi-Fini. Non si vuole creare un meccanismo più elastico che consenta a molte più persone di arrivare in sicurezza e a chi è già qui di regolarizzarsi a determinate condizioni, come chiede il deputato e segretario di +Europa, Riccardo Magi, ripresentando la proposta di legge ‘Ero Straniero’ e cercando di coinvolgere almeno tutta l’opposizione”.

Articoli correlati