Una chiamata effettuata da un testimone che aveva sentito i colpi di fucile. Ben cinque esplosioni che la Polizia di Stato, subito intervenuta, ha attribuito ad un uomo che avrebbe così inteso difendere le galline del suo pollaio. I cani, infatti, erano riusciti ad entrare nel locale ed uno di loro, centrato in pieno, è morto.

Un uomo, appena arrivati gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Velletri (RM), dove sono avvenuti i fatti,  avrebbe poi cercato di distogliere l’attenzione attribuendo i colpi di fucile ai cacciatori. La realtà emersa, invece, è stata diversa. Gli agenti, poco convinti dal racconto, hanno chiesto di entrare nel terreno ed a quel punto sarebbe arrivata la confessione. I cani, riporta la Questura di Roma, avevano ucciso delle galline. L’uomo ha così consegnato un fucile calibro dodici nascosto nella camera da letto e cinque cartucce inesplose. Il fucile sarebbe stato intestato al padre defunto. A seguito di un successivo sopralluogo venivano però rinvenute, all’interno di un secchio, ben 140 munizioni dello stesso calibro.

Nei luoghi la Polizia Scientifica ed i Veterinari ASL che hanno accertato la morte di un piccolo meticcio, risultato non microchippato. Munizioni e fucile sono state sequestrate, mentre l’uomo è stato accompagnato presso il Commissariato ove è stato denunciato con l’accusa di uccisione di animali e detenzione illegale di armi e munizioni.

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