La tragedia di Acerra, dove una neonata di appena nove mesi è morta in circostanze drammatiche, continua a far emergere dettagli inquietanti. L’ipotesi iniziale parlava di un attacco da parte del pitbull di famiglia, ma gli ultimi accertamenti forensi hanno rivelato che sulla bocca dell’animale non ci sono tracce di DNA della piccola. Nel frattempo, il padre 25enne, che si trovava da solo con la bambina al momento della tragedia, è risultato positivo all’hashish.

Il padre sotto accusa: positivo all’hashish e possibile negligenza

Secondo la Procura di Nola, che ha iscritto il 25enne nel registro degli indagati per omicidio colposo, si sospetta una grave negligenza nell’accudire la bambina. L’uomo ha raccontato di essersi addormentato e di essersi svegliato trovando la figlia in una pozza di sangue. Gli inquirenti hanno ricostruito la serata del dramma:

  • Il padre aveva lavorato in un bar dalle 4 del mattino alle 15.
  • Dopo essere rientrato a casa, ha detto di essersi coricato accanto alla figlia.
  • La madre della bambina era assente perché stava lavorando in una pizzeria.
  • Il 25enne si sarebbe addormentato per circa due ore e avrebbe trovato la piccola ferita a terra intorno alle 23:45.

I risultati tossicologici confermano che l’uomo aveva assunto hashish, il che potrebbe aver compromesso la sua capacità di reazione.

Il ruolo del pitbull: nessuna traccia di DNA della neonata

Il pitbull senza microchip, che inizialmente si pensava fosse il responsabile dell’attacco, è stato posto sotto osservazione dall’ASL Napoli 2 Veterinaria. Tuttavia, i primi esami forensi non hanno riscontrato tracce di DNA della bambina nella bocca dell’animale, mettendo in discussione la versione iniziale dell’incidente.

Gli esperti stanno ora valutando altre possibilità:

  • La bambina potrebbe essere caduta accidentalmente.
  • Le ferite potrebbero essere state provocate da altri fattori.
  • Il pitbull potrebbe aver interagito con la bambina solo dopo l’incidente.

Se il cane non risultasse coinvolto, l’attenzione degli inquirenti si sposterà completamente sul comportamento del padre.

Le indagini continuano

Gli investigatori stanno raccogliendo tutti gli elementi per chiarire le dinamiche della tragedia. Fondamentali saranno:

  • Ulteriori esami forensi sul cane e sulla bambina.
  • Interrogatori ai familiari e ai vicini di casa.
  • L’analisi dei tabulati telefonici per ricostruire gli ultimi spostamenti del padre.

L’avvocato Luigi Montano, difensore del 25enne, ha sottolineato che il suo assistito è sotto shock e respinge ogni accusa di negligenza volontaria.

Foto: archivio.