Un recente emendamento alla riforma del Codice della Strada ha introdotto una modifica significativa per i neopatentati. La Commissione Trasporti alla Camera ha approvato, infatti, una disposizione che consente ai neopatentati di guidare autoveicoli con potenze maggiori nei primi tre anni dal rilascio della patente, una svolta importante rispetto alle restrizioni attualmente in vigore.

Dettagli dell’emendamento

L’attuale Codice della Strada impone ai neopatentati il divieto di guidare veicoli con una potenza superiore a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70 kW per le autovetture. L’emendamento proposto estende questo limite a 75 kW/t per gli autoveicoli e 105 kW per le autovetture, aumentando così le possibilità di scelta per i giovani conducenti senza compromettere la sicurezza stradale.

La decisione di elevare i limiti di potenza per i neopatentati è stata presa considerando la necessità di adattare le normative alla realtà dei veicoli moderni, spesso dotati di maggiori prestazioni rispetto al passato. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha sottolineato che questa modifica è un atto di buonsenso, soprattutto in un periodo economico difficile, permettendo alle famiglie di utilizzare un’unica vettura di media potenza anche per i membri neopatentati: “Parliamo di media cilindrata non di auto sportive”, precisa il MIT.

La sicurezza

Nonostante l’aumento dei limiti di potenza ammessi, le autorità assicurano che la sicurezza rimane una priorità assoluta. L’emendamento mira a bilanciare la necessità di consentire ai neopatentati l’uso di veicoli adeguati alle esigenze familiari con l’importanza di mantenere le strade sicure per tutti gli utenti.

Immagine generata con l’IA.