Papa Francesco non ha partecipato alla Via Crucis del Venerdì Santo per preservare la sua salute e ha seguito l’evento da Santa Marta. Si tratta della seconda volta. Anche lo scorso anno, infatti, Bergoglio non andò perché in quei giorni faceva tanto freddo, reduce dal ricovero al Gemelli per una polmonite.

Il Papa avrebbe dovuto presiedere la celebrazione, a cui hanno partecipato almeno 25mila fedeli, per cui ha scritto anche le meditazioni dal titolo In preghierà con Gesù sulla via della croce.

La decisione è stata presa “per conservare la salute in vista della Veglia di domani e della Santa Messa della domenica di Pasqua”, come reso noto dal Vaticano e comunicata dieci minuti dopo l’inizio previsto della liturgia, cioè alle 21.10.

La meditazione sulle donne

Il Pontefice, nella meditazione sull’ottava stazione, Gesù incontra le donne di Gerusalemme, ha scritto: “Gesù, chi ti segue fino alla fine lungo la via della croce? Non i potenti, che ti aspettano sul Calvario, non gli spettatori che stanno lontano, ma le persone semplici, grandi ai tuoi occhi e piccole a quelli del mondo. Sono le donne, a cui hai dato speranza: non hanno voce ma si fanno sentire”.

“Aiutaci a riconoscere la grandezza delle donne, loro che a Pasqua sono state fedeli e vicine a te, ma che ancora oggi vengono scartate, subendo oltraggi e violenze. Gesù, le donne che incontri si battono il petto e fanno lamenti su di te. Non si piangono addosso, ma piangono per te, piangono sul male e sul peccato del mondo. La loro preghiera fatta di lacrime arriva al tuo cuore. E la mia preghiera sa piangere? Mi commuovo davanti a te, crocifisso per me, davanti al tuo amore mite e ferito? Piango le mie falsità e la mia incostanza? Di fronte alle tragedie del mondo il mio cuore è di ghiaccio o si scioglie? Come reagisco alla follia della guerra, a volti di bimbi che non sanno più sorridere, a madri che li vedono denutriti e affamati e non hanno più lacrime da versare? Tu, Gesù, hai pianto su Gerusalemme, hai pianto sulla durezza del nostro cuore. Scuotimi dentro, dammi la grazia di piangere pregando e di pregare piangendo”.