Ha confessato ed è stato immediatamente fermato l’assassino di Chiara Gualzetti, la ragazza di 16 anni scomparsa dalla casa di famiglia domenica mattina e ritrovata morta ieri pomeriggio in un bosco del Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, a poche centinaia di metri dall’abitazione dove viveva insieme ai genitori. Si tratta di un amico e coetaneo della vittima.

Il decreto di fermo, firmato dal pm Simone Purgato, magistrato della procura dei minori di Bologna, è scattato alle 4:30 di questa mattina, subito dopo la confessione del giovane, ed è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Borgo Panigale.

Gli inquirenti non hanno solo l’ammissione del ragazzo ma anche «molteplici riscontri oggettivi» che lo inchiodano.

Il 16enne è stato portato in un Centro di giustizia minorile in attesa dell’udienza di convalida davanti al Gip, mentre il cadavere della vittima si trova al Deposito Osservazione Salme di Bologna.

Il 16enne avrebbe ucciso l’amica perché mosso da una spinta incontrollabile di uccidere, da una sorta di voce interiore. Inoltre, in un altro passaggio della confessione, il 16enne ha detto che la vittima aveva espresso l’intenzione di togliersi la vita.

Il 16enne fermato avrebbe anche parlato di un rapporto di conoscenza con la coetanea in cui la giovane aveva manifestato un interesse nei suoi confronti. Il movente, insomma, al momento non è chiaro.

Chiara è morta accoltellata, sul suo corpo sono state trovate diverse ferite da arma da taglio.

Daniele Ruscigno, sindaco del Comune di Valsamoggia, ha annunciato ai cronisti che «stiamo organizzando una fiaccolata, si terrà domani sera alle 20.30: partiamo dal municipio, passiamo davanti casa di Chiara e poi andiamo su fino ai prati di san Teodoro».

«Sarà un momento – ha aggiunto su Facebook il primo cittadino – per ricordare Chiara, ma anche l’occasione per abbracciare la famiglia e stringersi intorno a loro come comunità in un momento così doloroso».

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