È stato pagato un riscatto per la liberazione di Silvia Romano, la cooperante italiana che è rimasta prigioniera dei terroristi di Al Shabaab per 18 mesi?

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospite di Fuori dal Coro, la trasmissione di Rete 4 condotta da Mario Giordano, ha affermato: «A me non risultano riscatti […] altrimenti dovrei dirlo».

E ancora: «Perché la parola di un terrorista che viene intervistato vale più di quella dello Stato italiano?», ha aggiunto riferendosi all’intervista di oggi al portavoce degli Shabaab che parlava del pagamento di un riscatto da parte dell’Italia, pubblicata su Repubblica.

Anche Roberto Speranza, ministro della Salute, a DiMartedì su La7, ha affermato: «Non ho notizie del pagamento di un riscatto. So che per un anno e mezzo una ragazza italiana è stata in mano ai terroristi e oggi può abbracciare la sua famiglia. Le polemiche vanno messe da parte».

Infine, sempre a DiMartedì, l’ex segretario del PD Pierluigi Bersani (oggi LeU) ha detto: «Gli Stati Uniti non vogliono che si paghino riscatti, ma poniamoci la domanda: ‘Chi vende le armi in Corno d’Africa? Tramite quali giri? Chi le produce?’».

Sullo stesso tema è intervenuto pure Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri. Il presunto pagamento di un riscatto da parte delle autorità italiane per liberare Silvia Romano, potrebbe essere «un problema» ma «francamente non abbiamo ulteriori informazioni da darvi. Sono spiacente», rispondendo in videconferenza da Bruxelles.

Lo afferma sulla liberazione di Silvia Romano l’ex ministro ed ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani (Leu), a ‘Di martedi”. “Gli Stati Uniti – prosegue Bersani – non vogliono che si paghino riscatti, ma poniamoci la domanda: “Chi vende le armi in Corno d’Africa? Tramite quali giri? Chi le produce?'”. Bersani dice che “Conte non e’ Roosevelt, ma in emergenza tutti dovrebbero dare una mano al Governo”

Articoli correlati