Secondo le fiamme gialle era un traffico illecito

Migliaia di dati personali acquisiti illegittimamente, scoperta organizzazione criminale

Sgominata un’organizzazione dedita al traffico illecito di dati personali profilati appartenenti a numerosissimi ed ignari cittadini italiani. L’indagine è stata portata avanti dal IV dipartimento della Procura della Repubblica di Milano e dai finanzieri del nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche. Ad essere scoperte migliaia di generalità comprensive del numero di telefono e dell’indirizzo di residenza di clienti “selezionati” tra gli acquirenti di opere d’arte e numismatica di rinomate aziende del settore, che sarebbero state indebitamente sottratte, catalogate e commercializzate, senza il consenso delle vittime, attraverso apposite società “schermo” costituite all’estero e intestate a prestanome.

Ingegnoso sistema per aggirare le norme

Un ingegnoso sistema che era stato messo in piedi unicamente per eludere le normative a tutela dei dati personali dei consumatori e disporre senza vincoli di preziose liste di clienti a cui sottoporre propri prodotti. Gli indagati arrivavano a presentarsi telefonicamente anche come agenti della nota enciclopedia Treccani, per promuovere in maniera subdola ai malcapitati, con la scusa di rivalutare le opere d’arte già in loro possesso, la vendita di quadri, enciclopedie e altri prodotti una volta fissato l’appuntamento.

Numerose perquisizioni

Attraverso indagini ad alto contenuto tecnologico e strumenti di investigazione all’avanguardia sono stati identificati gli ideatori ed esecutori dell’attività fraudolenta di trattamento illecito dei dati; nei loro confronti sono state eseguite numerose perquisizioni nelle province di Napoli, Caserta e Milano. Gli approfondimenti di natura economica hanno consentito di ricostruire il rilevante giro d’affari per centinaia di migliaia di euro.

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Segnalazione al Garante

I fatti per la loro gravità sono stati segnalati anche all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali con richiesta di avviare il procedimento istruttorio propedeutico all’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dal Gdpr, il regolamento generale sulla protezione dei dati.

 

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