Il reddito di cittadinanza cambia  e arriva  la stretta per i percettori. La  legge di bilancio ha introdotto minori possibilità di rifiutare le offerte di lavoro e maggiori controlli sui beneficiari e sui beni detenuti all’estero. Il decreto Covid del 7 gennaio 2022 ha inoltre stabilito che i possessori del reddito di cittadinanza dovranno obbligatoriamente recarsi presso i centri per l’impiego e per entrare negli uffici sarà necessario essere muniti di green pass. Senza certificazione verde, dunque, niente reddito di cittadinanza. Il governo stringe ancora di più la morsa nei confronti dei non vaccinati.

Ultimo  giorno  per presentare ISEE per il Reddito di Cittadinanza

Il 31 gennaio 2022 è  il termine ultimo per presentare l’ISEE (l’indicatore della situazione economica equivalente) in versione aggiornata. Per continuare a percepire il beneficio economico sarà infatti necessario comunicare all’Inps eventuali variazioni del patrimonio e dell’eventuale attività lavorativa.

Come funziona il  reddito di cittadinanza

L’impianto del sussidio resta sostanzialmente invariato. Il reddito di cittadinanza può essere riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 9.360 euro ma è  parametrato sulla base del numero di componenti familiari. I disoccupati maggiorenni (fino a 64 anni) hanno obbligo di un percorso di reinserimento lavorativo. Il sussidio economico  oscilla da un minimo di 400 a un massimo di 840 euro mensili.

Reddito di cittadinanza: ecco le novità introdotte dalla legge di bilancio 2022

  • Dopo due offerte di lavoro rifiutate (non più tre) si perderà il sussidio. Saranno considerate congrue anche le offerte di lavoro con distanze maggiori dalla residenza (potranno adesso anche essere anche a tempo determinato, fino a 80 chilometri da casa, part time, in somministrazione per almeno tre mesi e ovunque in Italia per i contratti stabili). I Comuni saranno obbligati a coinvolgere a titolo gratuito almeno un terzo dei percettori del reddito di cittadinanza residenti in progetti utili alla collettività;
  • Più controlli sui beneficiari e la loro fedina penale grazie all’implementazione della Banca dati condivisa tra Inps ed enti locali e a uno scambio integrale dei dati tra lo stesso istituto previdenziale, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero della giustizia;
  • Prevista una verifica sui patrimoni all’estero grazie a un incrocio di dati con le autorità straniere. L’INPS provvederà a definire annualmente, entro il 31 marzo, un piano di verifica dei requisiti patrimoniali dichiarati nelle DSU in collaborazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dell’Agenzia delle entrate e col supporto del Corpo della guardia di finanza, e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Il controllo potrà prevedere anche lo scambio di dati con le competenti autorità dello Stato estero.

Obbligatorio di Green Pass

Dal 1° febbraio 2022 per i possessori del reddito di cittadinanza sarà obbligatoria la visita periodica presso i centri per l’impiego, per la partecipazione ad attività e colloqui in presenza con frequenza almeno mensile. In caso di mancata presentazione senza giustificato motivo sarà prevista la decadenza dal beneficio.

Ne consegue che tutti coloro che non sono muniti di green pass non potranno entrare nei centri per l’impiego e dunque non potrà accedere al Reddito di Cittadinanza.

Riduzione del sussidio per chi rifiuta un’offerta di lavoro

Dal 1° gennaio 2022, l’importo mensile del reddito di cittadinanza sarà ridotto di 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è eventualmente rifiutata un’offerta di lavoro congrua. La riduzione non varrà per i nuclei familiari in cui non vi siano componenti tenuti agli obblighi di lavoro, per i nuclei familiari in cui sia presente un soggetto minore di tre anni di età ovvero una persona con disabilità grave; nei casi in cui il beneficio risulti inferiore a 300 euro, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

La riduzione sarà sospesa dal mese successivo a quello in cui almeno un componente del nucleo familiare abbia avviato un’attività da lavoro da almeno un mese e il beneficio sarà rideterminato nelle modalità ordinarie.

La riduzione continuerà ad essere applicata anche a seguito dell’eventuale rinnovo.

Maggiore coinvolgimento delle Agenzie per il lavoro

Le agenzie per il lavoro iscritte all’albo informatico ministeriale, autorizzate dall’ANPAL a offrire i servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro potranno svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di reddito di cittadinanza e avranno parità di accesso alla Banca dati.

Sarà riconosciuto, per ogni soggetto assunto a seguito di specifica attività di mediazione, effettuata mediante l’utilizzo delle piattaforme sopracitate, il 20 per cento dell’incentivo attualmente previsto per il datore di lavoro che assume un beneficiario di reddito di cittadinanza.