Roberto Baggio è stato vittima di una rapina ieri sera, giovedì 19 giugno, nella sua abitazione di Altavilla Vicentina mentre guardava la partita Spagna – Italia con la famiglia.
Secondo le notizie locali, Baggio avrebbe tentato di fermare i malviventi, apparentemente cinque e armati. Uno di loro lo avrebbe colpito in fronte con il calcio di una pistola. L’ex Pallone d’Oro e i suoi familiari sono stati rinchiusi in una stanza, mentre i ladri saccheggiavano la casa. Poi, la banda è fuggita, Baggio ha sfondato la porta e ha chiamato i carabinieri.
L’aggressione è avvenuta intorno alle 22 ed è durata una quarantina di minuti. Rubati valori, gioielli e orologi. Baggio, 57 anni, è tato portato al vicino pronto soccorso di Arzignano, dove gli sono stati applicati alcuni punti di sutura.
L’ex calciatore, originario di Caldogno (Vicenza), si è trasferito circa 15 anni fa nella sua tenuta agricola situata su una collina che domina Altavilla Vicentina. La villa, isolata, è circondata da un vasto appezzamento di campagna e boschi. Roberto Baggio vive lì con la moglie Andreina e i loro tre figli.
Il messaggio del presidente del Veneto Luca Zaia
“Esprimo vicinanza e solidarietà a Roberto Baggio e ai suoi familiari, e sono certo di potergli inviare l’abbraccio di tutti i Veneti che ha fatto sognare con la sua abilità ineguagliabile sull’erba dei campi internazionali”. Così, in una nota, il presidente del veneto Luca Zaia.
“Mi auguro – ha proseguito Zaia – che ‘Divin Codino’, campione simbolo del nostro calcio e della nostra regione, persona che sentiamo vicina e amica, possa rimettersi presto insieme ai suoi da questa brutta serata e dalle ferite per le quali è stato seguito e medicato dal personale delle strutture sanitarie di Arzignano della Ulss Berica, con cui mi sono tenuto in contatto. L’esperienza vissuta nella sua abitazione, colpito e derubato da parte di malviventi inqualificabili, accomuna la sua ad altre famiglie che hanno purtroppo subito esperienze simili e, come per tutti i casi confidiamo che i malviventi possano essere assicurati presto alla Giustizia”.
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