Questa mattina intorno alle 11.20, un uomo ha attaccato alcuni passanti nella città di Surgut: armato di coltello ne ha feriti otto, poi è stato ucciso dalla polizia.

Surgut si trova sul fiume Ob’ nella Siberia occidentale, nel Circondario Autonomo degli Chanty-Mansi-Jugra, a 700 chilometri a nordest di Tjumen’.

Attraverso l’agenzia Amaq, l’Isis ha già rivendicato l’attentato, ma la polizia aveva fatto sapere che quella del terrorismo non è la pista principale su cui lavorano gli investigatori e l’indagine aperta è per tentato omicidio.

L’uomo, ucciso dalla polizia, è infatti un residente locale, nato nel 1994, secondo i dati preliminari. “Gli inquirenti stanno verificando le informazioni su possibili problemi psicologici”, ha fatto sapere il Comitato investigativo russo.

Quattro dei sette feriti sono in gravi condizioni, uno è stabile e gli altri due sono stati già dimessi. Secondo la tv russa, le persone colpite hanno tra 27 e 77 anni e due sono donne. Per Site, sito Usa che monitora l’attività dei gruppi jihadisti, il comunicato dell’Amaq recita invece: “L’aggressore era un soldato dell’Isis”.