Volodymyr Zelensky, presidente ucraino,  ha chiesto una riunione urgente del Formato Normandia – Germania, Russia, Ucraina e Francia –  dopo la decisione di Mosca di riconoscere l’indipendenza delle autoproclamate repubbliche del Donbass.

Come riferito dalla CNN, inoltre, Zelensky sta anche considerando di rompere le relazioni diplomatiche con la Russia. Ha chiesto anche la sospensione immediata del progetto Nord Stream 2, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporta direttamente il gas proveniente dalla Russia in Europa occidentale, passando per la Germania.

Secondo Zelensky, le azioni di Mosca sono “un’aggressione legale che fornisce una solida base per l’escalation”. Il presidente ucraino ha anche dichiarato che sarà introdotta la legge marziale in Ucraina in caso di un’invasione totale del Paese da parte della Russia. Zelensky ha, comunque, affermato: “Non abbiamo paura di niente e di nessuno, non dobbiamo niente a nessuno, non daremo via niente a nessuno”.

Stamattina ha parlato anche il premier italiano Mario Draghi: “Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”, aggiungendo che “sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa”. Tuttavia, “stiamo già definendo in ambito UE misure e sanzioni nei confronti della Russia”.

Infine, pure il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha criticato “la decisione di riconoscere Donetsk e Luhansk, contraria al diritto internazionale, una aperta violazione dell’integrità territoriale e della sovranità Ucraina. La decisione della Russia è inaccettabile. Rinnovo il mio appello alle parti in causa affinché si conformino ai principi del diritto internazionale e del rispetto reciproco”.