Una madre di San Donà, in provincia di Veneto, non ha esitato ad agire quando il figlio di 16 anni è tornato a casa ubriaco dopo una serata trascorsa in un bar locale.

La sua rabbia non è stata dovuta solo all’atto impulsivo del figlio, ma piuttosto al fatto che il bar non avrebbe dovuto servire alcolici a un minorenne. Quindi, la donna ha inviato una email al comando di Polizia Locale per segnalare quanto successo.

Si è appreso che non è stato un caso isolato poiché il locale in questione aveva precedentemente attirato l’attenzione dell’amministratore condominiale e dei proprietari delle attività circostanti a causa di continui disagi causati dai giovani frequentatori durante le feste del giovedì sera.

Serata sotto sorveglianza

Quindi, serata di giovedì scorso, 14 settembre, ha visto l’intervento dei vigili, alcuni dei quali in borghese, che si sono infiltrati tra i frequentatori del bar per osservare da vicino la situazione. Ciò che hanno scoperto ha confermato la denuncia della madre: il titolare del bar stava servendo alcolici a minori. In particolare, una bottiglia di prosecco e un vassoio di shottini sono stati offerti a un minorenne che stava festeggiando il suo sedicesimo compleanno insieme ai suoi amici, anch’essi minorenni.

Sanzioni e azioni legali

Il comandante Paolo Carestiato ha commentato questa situazione, sottolineando che, nonostante i ripetuti avvertimenti a non somministrare alcolici ai minori, alcuni gestori di bar senza scrupoli mettono ancora in pericolo la salute dei giovani. La Polizia Locale ha dichiarato che continuerà a monitorare il rispetto di questa legge, che prevede una sanzione di oltre 300 euro e la sospensione dell’attività per un periodo da 15 giorni a 3 mesi in caso di violazioni ripetute nel tempo.

Nel caso di somministrazione di alcolici a minori di 16 anni, sarà effettuata una denuncia all’Autorità Giudiziaria.

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