Che la presenza di una scimmia, addirittura di una “grande scimmia”, potesse scatenare delle proteste, era già trapelato sulla stampa.

Si tratta dello scimpanzé presentato per la nota trasmissione L’Isola dei Famosi. Le proteste, non giungono direttamente dal campo delle associazioni animaliste ma da un Parlamentare molto vicino alle loro posizioni.

Paolo Bernini (M5S), se la prende proprio per l’uso dello scimpanzé, definito “depecrabile”,  con il quale condividiamo il 98,5 % del DNA. Una trasmissione televisiva non è il luogo adatto per lui, tuona il Parlamentare. Per questo alla Camera dei Deputati è stata presentata un’interrogazione parlamentare.

Al di là della specifica situazione, gli scimpanzé hanno dietro di se una storia molto triste per la propria specie. Bernini ricorda un recente report della BBC che “ha mostrato la triste realtà che riguarda i cuccioli di scimpanzé che vengono strappati alle madri e alla vita in natura per essere venduti dai bracconieri come animali da compagnia e per il loro impiego nei circhi, zoo e spettacoli di intrattenimento di vario genere. Si stima che 3000 grandi primati, inclusi organghi, gorilla e scimpanzè siano sottratti ogni anno da questo mercato illegale (dati Un Enviroment programme). Vengono venduti, uccisi durante le fasi di cattura o muoiono prematuramente in cattività. Si stima che in natura non nei siano rimasti più di 65,000 e probabilmente anche meno”.

E’ ora – ha concluso Bernini – che anche la televisione italiana si adegui alla sensibilità crescente internazionale che richiede attenzione e tutela per gli animali e che proponga, piuttosto, la corretta informazione e la divulgazione tesa a garantire un futuro a queste specie che più di altre sono oggetto dello sfruttamento e della crudeltà umane.”

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