• Il comizio di Vittorio Sgarbi in piazza Montecitorio.
  • Duro attacco dell’ex assessore regionale al Governo Draghi.
  • Sgarbi ha parlato di «governo della morte».

Vittorio Sgarbi, leader del Movimento per il Rinascimento, prima del tentativo della folla radunta in piazza Montecitorio di sfondare il cordone di polizia, ha tenuto un comizio con parole durissime. Ha parlato anche di «governo della morte».

Sgarbi, ex assessore regionale, premettendo che non ci doveva essere nessuna azione nei confronti delle forze dell’ordine, ha attaccato sia il Governo Draghi che i deputati parlamentari.

«Perché uno che ha fatto il vaccino può prenderlo lo stesso e perché uno che ha avuto il covid deve andare in giro mascherato? È un governo di pazzi. Che finge di lavorare e fa solo il vostro male… Tra i parlamentari io ho osato ribellarmi, qualcuno come me lo ha fatto. Gli altri sono traditori», ha detto Sgarbi.

E ancora: «Il giorno di Pasqua quando Cristo è risorto, tutti con le mascherine e tutti chiusi in casa. Ma Cristo non ha creato le mascherine, non sono nate attaccate al culo… Chi porta la mascherina all’aperto è come uno chi si fa una sega col preservativo».

Sgarbi ha poi attaccato il decreto varato il 1° aprile scorso: «La cosa più importante è la libertà. Non ha senso il coprifuoco a Fossombrone. Dopo le 10 che cazzo capita a Fossombrone. Cosa capita a Padula dopo le 10 di sera?».

Infine, sulla mascherina, Sgarbi ha detto: «Hanno immaginato un mondo in cui l’unica cosa buona è prenderlo nel culo a un metro di distanza. Il comandamento è ‘tieni il metro’. La logica di questo governo è incularvi. È un governo della morte, che ammala i sani e non guarisce i malati».

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