Silvio Berlusconi è sempre stata una forte personalità, di quelle in grado di dividere l’opinione pubblica anche sulla sua fortissima ascesa imprenditoriale. Partito con un’impresa edile,  l’anno 1975 per l’appunto segna il passo di quella che sarà la vertiginosa ascesa di Berlusconi. Fonda Fininvest, società che diventa presto protagonista internazionale nei settori della comunicazione, dell’intrattenimento e della finanza. Poi arriva anche a mettere in piedi la Mondadori. In mezzo anche tanti processi, vittorie clamorose in campo politiche associate anche a sconfitte brucianti. E poi l’amore per il calcio, vince tutto con il Milan negli anni ’80, ’90 e 2000 e dopo un breve periodo di stop era tornato nel calcio con il Monza. Certamente, al di là di ogni considerazione, la scomparsa di Berlusconi mette in risalto una vita in prima linea. Sempre.

L’impero Fininvest

Un fatturato delle società controllate o fortemente partecipate superiore ai 5 miliardi di euro e circa 20mila dipendenti totali. Il gruppo che fa riferimento alla Fininvest è un sistema di 7 holding, di cui 4 sono riconducibili a Silvio Berlusconi con una quota complessiva del 61,21%. Nelle altre 3 holding ha fatto entrare con una quota ciascuno i cinque figli: Marina e Piersilvio con il 7,65% rispettivamente nelle holding IV e V; Barbara, Luigi ed Eleonora con una quota complessiva del 21,42% nella holding XIV. Nel suo portafoglio figurano le partecipazioni nelle tre quotate Mfe (47,9%), Mondadori (53,3%), Banca Mediolanum (30%), ed altri investimenti tra cui il Teatro Manzoni (100%). La storica quota del 2% in Mediobanca è invece stata ceduta nel maggio 2021, raccolta soprattutto da Delfin.

Il patrimonio immenso

La gran parte del patrimonio immobiliare, incluse le residenze più famose è invece custodito nella società Dolcedrago, di proprietà esclusiva del Cavaliere. Nel 1994 all’interno di Fininvest c’erano già il Milan, Mondadori e le televisioni. Nel 1995 nacque la società di distribuzione cinematografica Medusa. Nel 1996 Mediaset, in cui confluirono le tv e Publitalia, venne quotata in borsa, seguita a ruota da Mediolanum, società di risparmio gestito di cui è comproprietaria la famiglia Doris. Al vertice del gruppo Mondadori figura Marina Berlusconi e il giornalista Antonio Porro. Si tratta del maggiore editore di libri e magazine in Italia e possiede inoltre uno dei più estesi network di librerie sul territorio nazionale. Oltre 600 i punti vendita in gestione diretta e in franchising con le insegne.

Il teatro e il calcio

Due le grandi passioni, teatro e calcio. Un’ampia proposta di spettacoli ha contrassegnato le stagioni del Teatro Manzoni fin da quando, nel marzo 1978, Silvio Berlusconi aveva preso l’impegno di preservare la storica sala dalla minacciata trasformazione in un supermarket. Ne affidò la direzione a un appassionato di teatro come Luigi Foscale. E poi il calcio. Il gruppo Fininvest è ancora presente anche nel mondo del calcio. Nell’aprile del 2017, dopo 30 anni dall’acquisto del pacchetto di maggioranza, il gruppo ha ceduto il Milan ad una cordata cinese, che poi l’ha ceduta al fondo Elliott. Nel settembre 2018 Silvio Berlusconi intraprese una nuova avventura calcistica con l’acquisizione del 100% della Società Sportiva Monza 1912.

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