Una gatta di docici anni di età, trovata molto smagrita tra le macerie del sisma che ha colpito due mesi addietro l’Italia centrale.

Olivia, questo il nome della micia, è apparsa agli operatori del Corpo Forestale dello Stato, molto disorientata. I suoi padroni,  colpiti da gravi lutti, non avevano mai smesso di pensare a lei. Infine, nei giorni scorsi, è arrivata la segnalazione. Olivia era tra le macerie. Di lei si sono subito interessati i volontari del WWF ed i Forestali impegnati nei luoghi nel censimento degli animali presenti nelle zone colpite dal sisma.

Il soccorso degli animali, non rappresenta solo un’opera umanitaria che si deve rapportare, ovviamente, con le diverse tragiche emergenze che si presentano in tali situazioni. Proprio i terremoti hanno dimostrato come  le persone, pur colpite da pesanti perdite, continuano a cercare gli animali smarriti. Una situazione che se non adeguatamente affrontata può complicare le stesse operazioni di soccorso. Basti pensare alle tendopoli che, in emergenza, vengono montate nelle aree disastrate. Non sono funzionali all’accoglienza degli animali e per questo è risultato indispensabile, già dal terremoto dell’Emilia Romanga, costruire delle strutture modulari dove le persone che hanno perso tutto possono continuare a vedere ed accudire i compagni di una vita.

Olivia, grazie ai Forestali ed al WWF, è tornata ora tra le braccia della proprietaria alla quale è stata riconsegnata.

Un piccolo sorriso – commenta il Corpo Forestale dello Stato – ma pur sempre importante, in mezzo a tanto dolore

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