Due sorelle sono morte a causa di due pandemie, a distanza di un secolo.
Selma Esther Ryan è deceduta per il coronavirus martedì scorso, 15 aprile, ad Austin, in Texas, tre giorni dopo avere festeggiato il suo 96° compleanno. La sorella, Eshter, che non ha mai conosciuto, morì, invece, all’età di 5 anni, durante la pandemia dell’influenza spagnola del 1918.
Vicki, la figlia della donna, a una TV locale, ha raccontato: «Il 3 aprile ho ricevuto una telefonata dalla casa di riposo per informarmi che cinque residenti, tra cui mia madre, avevano la febbre alta».
«Nei cinque giorni successivi – ha continuato Vicki – ho guardato mia madre attraverso una finestra mentre diventava sempre più malata. È stato così difficile non poterle stare accanto. Il suo 96° compleanno è stato l’11 aprile. La nostra famiglia si è riunita fuori dalla sua finestra per gli auguri». Vicki ha spiegato che la madre era risultata positiva al Covid-19 dopo il suo decesso.
L’influenza spagnola, che uccise la sorella di Selma, infettò circa 500 milioni di persone, circa un terzo della popolazione mondiale. Le vittime furono 50 milioni, di cui 675mila nei soli Stati Uniti d’America.
Il coronavirus, invece, ha infettato oltre 2,4 milioni di persone e ucciso oltre 16mila persone in tutto il mondo. Un quarto delle infezioni sono state riscontrate negli USA e i morti sono oltre 40mila.
Oggi i soggetti più vulnerabili sono gli anziani e coloro che hanno patologie pregresse. Invece, il tasso di mortalità della spagnola era molto alto tra i 20 e i 40 anni e nei bambini sotto i 5 anni.
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