Un 35enne, che soffre di una grave forma di artrite reumatoide, ha nascosto la malattia alla futura moglie perché temeva che lei potesse lasciarlo e annullare le nozze.

Nel 2019, quindi, la coppia  si è sposata in una chiesa di Vigonovo, diocesi di Padova. La moglie, però, dopo poche settimane, si è accorta della patologia del marito e ha chiesto ottenuto sia la separazione civile che quella ecclestiastica. Il matrimonio, infatti, è stato annullato dal monsignor Claudio Cipolla.

Poche settimane dopo le nozze, come raccontato sul Corriere del Veneto, l’uomo ha subito un tracollo fisico perché aveva interroto l’assunzione dei medicinali. Di conseguenza, l’uomo ha dovuto raccontare tutto: «Uno shock. Mi sono sentita tradita e finalmente ho capito perché aveva avuto tutta quella fretta di sposarmi. Ho sempre pensato che sarei rimasta con lui di fronte a qualunque avversità la vita ci avrebbe messo davanti, ma il fatto che mi abbia ingannata è inaccettabile», ha detto la donna, di nome Micol, 35 anni come l’ex marito, e originaria di Stra (Venezia).

Il Vescovo ha detto sì alla richiesta della donna per due motivi: da un lato la patologia sofferta dall’uomo porta a una fertilità ridotta, per cui la coppia, molto probabilmente, non avrebbe mai avuto figli; dall’altro, «il dolo subito dalla donna poiché l’uomo ha nascosto la verità sulla propria condizione di salute per poter arrivare al matrimonio», come scritto dal monsignor.

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