A un uomo, malato terminale, è stato esaudito il suo ultimo desiderio: gli è stato messo tra le braccia il suo neonato. Il padre è morto il giorno dopo. Ne parla The Epoch Times.

Il 48enne statunitense Christopher Stone è deceduto il 25 aprile scorso dopo una battaglia contro la fibrosi polmonare. Appena un giorno prima la moglie Brandi ha dato alla luce un bambino, chiamato Christopher Coy.

La donna ha trascorso il suo terzo trimestre di gravidanza dormendo su una sedia nella stanza dell’ospedale dov’è stato ricoverato il marito. Si è allontanata da lui solo per partorire. Nelle sue ultime ore, l’uomo era debole e non poteva parlare ma è riuscito a tenere in braccio il suo bambino, accarezzandogli la testa.

Christopher ha anche scritto queste parole: «Ho tenuto in braccio il mio bambino, ho baciato mia moglie, Dio è stato buono».

Lylia, la figlia di Chris, avuta dal matrimonio precedente, ha detto: «Era grato per tutto». Ha raccontato che il padre, che lavorava nel campo dell’edilizia, ha accumulato moltissimi amici. Tuttavia, respirare la silice gli ha distrutto i polmoni, causando la fibrosi, l’enfisema e l’ipertensione polmonare.

In un post condiviso su Facebook, un’altra figlia dell’uomo, Gracie, ha ringraziato il padre per l’amore ricevuto e il suo sostegno costante, desiderando di potere vivere a lungo per vedere Coy crescere e realizzarsi.