Com’è possibile spiegare l’orrore a una bambina di sei anni? È questa la domanda che resta sospesa dopo la strage avvenuta domenica a Bondi Beach, a Sydney, durante le celebrazioni di Hanukkah.
La più giovane vittima si chiamava Matilda. Aveva solo 10 anni. È morta in ospedale per le ferite da arma da fuoco riportate durante l’attacco, che ha preso di mira famiglie ebree riunite per la festa religiosa. Accanto a lei c’era la sorellina Summer, di sei anni. È sopravvissuta, ma ha assistito a una scena che nessun bambino dovrebbe mai vedere. Mentre veniva portata via dalla spiaggia, continuava a fare una sola domanda: “Mia sorella è morta?”. Una domanda semplice, diretta, devastante. Una domanda che racconta più di qualsiasi numero l’impatto umano di una tragedia che ha lasciato almeno 15 morti e 42 feriti.
Chi era Matilda, la più giovane vittima
Matilda aveva 10 anni ed era la più piccola tra le vittime della sparatoria avvenuta a Bondi Beach, una delle località più conosciute e frequentate di Sydney. Secondo quanto ricostruito, la bambina stava celebrando Hanukkah, la festività ebraica, insieme alla sorellina Summer e ai genitori, Valentina e Michael. Un momento di festa e condivisione familiare, trasformato in pochi istanti in un incubo. Matilda è stata colpita da un proiettile all’addome. Trasportata d’urgenza in ospedale, è morta poco dopo a causa delle gravi ferite. La sorellina Summer è rimasta fisicamente illesa. Ma ha visto la sorella essere colpita.
Il racconto della zia Lina: “Pensavamo che ce l’avrebbe fatta”
A raccontare il dolore della famiglia è Lina, zia delle due bambine. Le sue parole, riportate dal Daily Mail, restituiscono tutta la disperazione di chi ha sperato fino all’ultimo. In un primo momento, la famiglia aveva pensato che Matilda fosse stata colpita a una gamba. Una ferita grave, ma non necessariamente mortale. Lina ha raccontato: “Pensavo potesse perdere una gamba, ma si può vivere senza una gamba. Pensavo che l’avrei spinta io sulla sedia a rotelle, se fosse stato necessario. Qualunque cosa fosse successa, ce ne saremmo presi cura”.
La speranza, però, si è infranta quando la madre di Matilda ha chiamato Lina per comunicarle che la bambina non ce l’aveva fatta. Lina ha spiegato di non essere riuscita a smettere di urlare. Lo shock è stato tale da impedirle di comprendere immediatamente la notizia. Ha aggiunto: “Le ho chiesto di ripetermelo ancora e ancora. Continuavo a dire: ‘Non può essere, non è vero.’ Non riesco ancora a crederci. Spero di svegliarmi e che qualcuno mi dica che non è vero”.

Matilda, la più giovane vittima della strage di Sidney.
Una strage durante una festa religiosa
L’attacco è avvenuto mentre diverse famiglie ebree erano riunite per celebrare Hanukkah. Secondo le autorità locali, 15 persone sono state uccise e 42 sono rimaste ferite. Gli autori della sparatoria sono stati identificati come Naveed Akram, 24 anni, e suo padre Sajid, 50 anni. Le indagini sono in corso per chiarire dinamica e movente dell’attacco. Il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha confermato che le vittime hanno un’età compresa tra 10 e 87 anni. Cinque persone, al momento dell’ultimo aggiornamento, risultano ancora in condizioni critiche e stanno lottando per la vita.
Le altre vittime: famiglie distrutte e storie spezzate
Oltre a Matilda, l’attacco ha causato la morte di altre persone molto conosciute all’interno della comunità. Tra le vittime c’è il rabbino Eli Schlanger, 41 anni, padre di cinque figli. Il suo figlio più piccolo era nato appena lo scorso ottobre. Il cugino, il rabbino Zalman Lewis, lo ha descritto come “una persona davvero incredibile”. È stato ucciso anche Alex Kleytman, sopravvissuto all’Olocausto, mentre cercava di proteggere la moglie Larisa, con cui era sposato da 57 anni. Una storia che aggiunge ulteriore dolore a una tragedia già enorme.
La conferma della famiglia e il messaggio sui social
La zia Lina ha confermato la morte di Matilda anche attraverso un post sui social network. Un messaggio breve, ma carico di dolore. Ha scritto: “Una grande tragedia ha colpito la mia famiglia. Ieri la mia amata nipote Matilda è stata uccisa durante un attacco terroristico a Bondi Beach. Non so come si possa sopravvivere a un dolore del genere”.
FAQ – Domande che molti si stanno facendo
- Quante persone sono morte nell’attacco di Bondi Beach? Secondo le autorità, le vittime sono 15. I feriti sono almeno 42.
- Chi era la vittima più giovane? Matilda, una bambina di 10 anni, morta in ospedale per ferite da arma da fuoco.
- La sorellina di Matilda è rimasta ferita? No, Summer, di sei anni, non ha riportato ferite fisiche, ma ha assistito alla sparatoria.
- Ci sono ancora persone in pericolo di vita? Sì. Cinque feriti risultano ancora in condizioni critiche.






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