Nella tarda mattinata di oggi, sabato 25 novembre, arriverà in Italia, all’aeroporto di Genova, Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Il giovane sarà rinchiuso nel carcere di Verona.

“Filippo ha ucciso per punirla”

Filippo Turetta ”è un uomo senza empatia, che ha lucidamente eliminato l’ex per punirla di quello che lui ha considerato un atto di insubordinazione subito, poiché, ormai, Giulia non rispondeva più alle sue aspettative. Lavoreremo affinché la procura prima e i giudici poi, gli riconoscano l’aggravante del ‘motivo abietto”’.

Così Nicodemo Gentile, avvocato di Elena Cecchettin, sorella della vittima. “Turpe è la causale dell’omicidio e spregevole è tutta la condotta complessiva. La laurea di Giulia ha costituito il punto di rottura, di non ritorno: questo traguardo avrebbe reso Filippo sempre più piccolo e comportato il definitivo distacco della giovane, pronta a voltare pagina anche nel mondo delle sue relazioni”, ha sostenuto il legale.

”Le donne devono smettere di fare ‘le curatrici’ di uomini affetti da analfabetismo emotivo, e alle prime avvisaglie di comportamenti abnormi e morbosi del partner devono uscire in modo definitivo da dinamiche di controllo militare, comportamenti intrusivi e molesti, anche quando non si usano le mani. Il sacrificio di Giulia deve servire a creare nuove consapevolezze tra i giovani, nelle famiglie, nelle scuole e magari salvare altre donne dagli attacchi e dai ricatti dei manipolatori affettivi”, ha concluso Gentile.

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