Chiusi all’interno di una borsa a sua volta occultata sotto delle coperte disposte in un bagagliaio.

In tali condizioni sono stati trovati cinque pulcini di Amazzona auropalliata e quattro di Gazza dal ciuffo (Colocitta formosa). Si tratta, nel primo caso, di un pappagallo diffuso nei paesi dell’America centrale che si affacciano sul Pacifico e, più a nord, fino all’Honduras. La Gazza dal ciuffo, invece, ha una distribuzione più ampia nell’America centrale.

Il carico è stato fermato nei pressi della città di Cahuacan, in Messico. Ad intervenire il Profepa, l’agenzia federale che ha tra i suoi compiti anche quello della protezione della fauna selvatica.

Gli animali hanno non più di otto mesi di vita; il loro prelievo in natura sembra potersi ricollegale allo stesso Messico. In particolare la specie di appartenenza dei pulcini di pappagallo gode di un particolare stato di protezione così come stabilito dalla normativa messicana. E’ stato lo stesso Profepa a rilevare come una delle principali cause della perdita della biodiversità in Messico sia proprio il commercio illegale di animali esotici.

In quel paese, chi commette tali reati è punito fino a nove anni di prigione. Una previsione di pena neanche lontanamente paragonabile a quella Italiana, dove i traffici di fauna, sia autoctona che esotica, sono punti da semplici reati di natura contravvenzionale.

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