In Ucraina è in corso una raccolta firme per chiedere la legalizzazione del matrimonio omosessuale che ha già raggiunto il numero di sottoscrizioni necessarie affinché il presidente Volodymyr Zelensky prenda in considerazione la proposta. La petizione, infatti, ha raccolto oltre 28mila firme e, di conseguenza, Zelensky dovrà fornire un risposta entro 10 giorni.

In Ucraina l’omosessualità non è illegale ma i matrimoni omosessuali e le unioni civili non sono riconosciuti. Ciò sta causando problemi alle persone LGBT che si sono assuolate nell’esercito di Kiev dopo l’invasione russa del 24 febbraio scorso. Ad esempio, stando alla legge ucraina, se la vittima ha una relazione omosessuale, il partner non può né reclamare il suo corpo né provvedere alla sua sepoltura. Ecco perché la petizione online recita: “In questo momento ogni giorno può essere l’ultimo”.

Un’associazione LGBT ha descritto la petizione come un “momento importante” per tutta la comunità. “È doveroso le persone LGBTQ abbiano il diritto di vedere il proprio partner e prendere il corpo dall’obitorio e chiedere un risarcimento se necessario”. Così, alla BBC, Oksana Solonska, responsabile delle comunicazioni con i media del Kyiv Pride. “Tutte le coppie sposate hanno questi diritti. Speriamo davvero che il matrimonio tra persone dello stesso sesso venga legalizzato, così le persone saranno in grado di prendersi cura l’una dell’altra”, ha aggiunto.

La BBC spiega che qualsiasi petizione in Ucraina che raccolga più di 25mila firme fa scattare automaticamente la considerazione del presidente. Tuttavia, ciò non garantisce alcuna modifica alla legge attuale e non si sa se Zelesky sia predisposto o meno ad occuparsi della legalizzazione del matrimonio tra le persone dello stesso sesso.

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