La Corea del Sud e gli Stati Uniti d’America hanno condotto esercitazioni missilistiche congiunte e una portaerei americana si è riposizionata a est della Corea del Nord dopo che Pyongyang ha lanciato un missile sul Giappone. Si tratta di una delle risposte più forti degli alleati dal 2017.
Ieri, martedì 4 ottobre, la Corea Del Nord – che ha armi nucleari nel suo arsenale – ha lanciato un missile balistico a raggio intermedio (IRBM) più lontano del solito, facendolo volare sui cieli del Giappone a tal punto che i residenti sono stati invitati a ripararsi nei rifugi.
Il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha definito l’ultimo test della Corea del Nord “pericoloso e sconsiderato” e l’esercito americano e i suoi alleati hanno intensificato le dimostrazioni di forza.
Le truppe sudcoreane e americane hanno sparato – come risposta – una raffica di missili in mare dopo che era stata già organizzata un’esercitazione con aerei da combattimenti nel Mar Giallo.
Anche la USS Ronald Reagan, portaerei americana che ha fatto il suo primo scalo in Corea del Sud il mese scorso per la prima volta dopo anni, tornerà in mare tra Corea e Giappon. L’esercito sudcoreano l’ha definita una mossa “altamente insolita” progettata per mostrare la determinazione degli alleati a rispondere a qualsiasi minaccia dalla Corea del Nord.
Un missile balistico Hyumoo-2 a corto raggio si è, però, schiantato al suolo all’interno di una base aerea vicino alla città costiera sudcoreana di Gangneung, provocando allarme tra i residenti che pensavano di essere sotto l’attacco dalla Corea del Nord. L’esercito sudcoreano si è scusato.
Sebbene il missile non sia esploso, infatti, il rumore e il successivo incendio hanno fatto pensare alla popolazione di Gangneung che il Nord avesse lanciato un attacco. Non sono stati segnalati feriti.
Il test ha riguardato il lancio di più di quattro missili.
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