Insolita protesta: un uomo alla guida di un trattore ha abbattuto cinque cartelli stradali a Cappella Maggiore, in provincia di Treviso, suscitando reazioni contrastanti tra la comunità locale e sui social media. I cartelli, installati meno di 24 ore prima per indicare il limite di velocità di 30 chilometri orari, sono stati distrutti intorno alle 22 di giovedì, secondo quanto riferito da testimoni oculari e confermato dai segni degli pneumatici lasciati vicino ai pali abbattuti.

Atto di Vandalismo Preannunciato?

La sindaca di Cappella Maggiore, Mariarosa Barazza, ha espresso la sua ferma condanna per l’atto vandalico, annunciando l’intenzione di presentare denuncia contro l’ignoto responsabile. Nel frattempo, ha assicurato che i cartelli saranno ripristinati senza indugi, sottolineando l’importanza dell’ordinanza della “zona 30” emessa dal Comune il 26 gennaio scorso. Questa misura era stata adottata per garantire una maggiore sicurezza dei residenti e dei pedoni che frequentano questa strada caratterizzata da strettoie e curve pericolose.

Reazioni Diverse tra i Cittadini

La notizia dell’abbattimento ha scatenato un acceso dibattito sui social, dove si sono alternati commenti di approvazione e di disapprovazione verso l’azione del cosiddetto emulo dei “vendicatori” alla Fleximan. Mentre alcuni vedono in questo gesto un’espressione di frustrazione verso regolamentazioni percepite come eccessive, altri lo condannano come un pericoloso atto di illegalità che mette a rischio la sicurezza stradale.

La Sicurezza Prima di Tutto

L’ordinanza della “zona 30” riflette una crescente tendenza a livello nazionale e internazionale di ridurre i limiti di velocità nelle aree urbane per proteggere i cittadini più vulnerabili, come bambini e anziani, e per ridurre il rischio di incidenti.

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