Nichi Vendola è stato eletto presidente di Sinistra Italiana per acclamazione al congresso del partito che si è tenuto a Perugia.

L’ex governatore della Regione Puglia, intervistato da La Repubblica, ha affermato: “Lo confesso: sento forte il richiamo della foresta. Torno alla politica attiva. Se l’estrema destra abita a Palazzo Chigi vuol dire che la sinistra è messa male, se metà degli elettori non vota vuol dire che anche la democrazia non sta tanto bene”.

Vendola su Giuseppe Conte, presidente del M5S, ha detto: “o definirei un progressista moderato. Oppure un populista di centro”.

E il Partito Democratico? “Ora si tratta di cambiare musica. Certamente il linguaggio di Elly è distante anni luce dal politicismo asfissiante e dal riformismo senz’anima che ha portato il PD a perdersi e a perdere. Ma a lei tocca un compito difficile, la sua e la nostra strada è tutta in salita”.

Infine, a proposito di campo largo, Vendola ha affermato. ” Se partiamo dal camposanto dei diritti che sta costruendo questa destra, allora tutti dobbiamo sentire l’urgenza di costruirlo quel campo, con un confronto programmatico vero, non con un ping pong di slogan, ma poggiando insieme gli occhi sui dolori e le speranze del Paese. Con un cartello elettorale sulla paura del fascismo non si fa molta strada. Il punto è rimettere al centro la questione sociale e connetterla con i diritti”.